La Polizia di Stato di Campobasso ed Agrigento nella mattinata di ieri ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa di misura cautelare a carico di B. N., di vent’anni, originario dell’Agrigentino ma residente a Campobasso, sottrattosi al provvedimento del Giudice sin dal giorno 8 maggio 2019.

Il giovane è accusato in concorso con A.D., altro giovane di 20 anni già assoggettato agli arresti domiciliari l’8 maggio 2019 per il furto di diversi materiali custoditi all’interno di un garage nel quartiere “Venezia” di Campobasso e per un furto all’interno di un esercizio commerciale di telefonia del centro cittadino di Campobasso. B.N., nonostante fosse a conoscenza del provvedimento richiesto dal Procuratore della Repubblica di Campobasso ed emesso dal G.I.P., ha ritenuto si sottrarsi alla misura degli arresti domiciliari, permanendo nella cittadina di Favara, luogo d’origine.

La Squadra Mobile di Campobasso, con la collaborazione dell’omologo ufficio agrigentino, a seguito di ricerche, ha rintracciato l’indagato traendolo in arresto. L’uomo è stato poi tradotto a Campobasso dove è stato posto agli arresti domiciliari, con divieto di allontanarsi dal luogo di detenzione e di comunicare con persone diverse dal difensore e da quelle con le quali coabita.

Nell’ordinanza di misura cautelare, si afferma che “la modalità della condotta, articolata in più episodi criminosi a distanza ravvicinata, … esprimono familiarità nella condotta criminale ed una personalità sostanzialmente indifferente al precetto penale … e del vivere civile e dunque socialmente pericolosa…”.

La Squadra Mobile, nella decorsa notte, ha effettuato un controllo in un hotel cittadino, dove si erano recati due campobassani con precedenti penali e di polizia. La perquisizione d’iniziativa effettuata consentiva di rinvenire sostanza stupefacente tra cocaina ed eroina per circa 15 grammi, occultata per il trasporto in pennarelli a spirito opportunamente svuotati dal contenuto originario. Nella stanza, oltre a bilancino e materiale per il confezionamento, veniva anche rinvenuta una somma di oltre 500,00 euro provento dall’attività di spaccio.

A.M. di anni 43 e M.M. di anni 38 di Campobasso (quest’ultima sorella della donna arrestata dalla Squadra Mobile lo scorso 14 maggio nell’ambito dell’indagine “ALCATRAZ”) sono stati denunciati alla locale Procura per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto il materiale e il denaro sono stati sottoposto a sequestro.

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