Cinque anni sono un arco di tempo importante, ancor di più lo sono dieci. Ognuno ha il diritto (e forse anche il dovere) di partecipare alla vita politica della propria Città, ma se 5 anni o – peggio ancora 10 – non sono stati sufficienti a migliorarla ed anzi la stessa è peggiorata, allora semplicemente bisogna prendere atto della circostanza che chi ha governato ha fallito. Può accadere, è certamente accaduto a Venafro e alla amministrazione uscente. Si chiude un cerchio, è giusto che si chiuda. Tocca agli altri. Tra gli altri c’è la mia squadra di giovani ed affermati professionisti. Dotati delle giuste e comprovate competenze tecniche, inseriti nel tessuto sociale, lavoratori instancabili, liberi da burattinai e condizionamenti. Nei primi 100 giorni le nostre priorità saranno queste:
- Degrado cittadino: per prima, primissima cosa, Venafro deve essere ripulita. Banalmente potrei dire dai rifiuti e dalle siepi incolte e potrei dire che le strade vanno lavate, le aree a maggior rischio derattizzate, altre zone addirittura bonificate, potrei dire che la ruggine dei cancelli scolastici va rimossa e che le aree verdi comuni vanno disinfestate dai parassiti. Ma non è solo questo, vi è di più. Venafro oggi è un luogo abbandonato all’incuria più generale, è grigia e malandata, è tutto fuorché allettante agli occhi di chi ci vive o di chi ci passa. Ecco, la mia amministrazione per prima cosa si occuperà di eliminare da Venafro quella coltre di trascuratezza che da anni la pervade, in qualunque modo si renda necessario ed intervenendo su ogni più piccolo aspetto. Venafro è la nostra casa ed esattamente così deve essere trattata.
- Stallo del commercio: molti cittadini venafrani lavorano fuori o hanno la possibilità di spostarsi. Chi coraggiosamente decide di aprire la propria attività a Venafro non ha altra possibilità che affidarsi agli amministratori, che devono essere in grado di rendere questa Città un’area in cui sia piacevole recarsi, facile muoversi, agevole parcheggiare, bello sostare. L’economia è fatta di numeri, serve gente che spenda i propri soldi a Venafro. Ci sono riuscite realtà a noi limitrofe che non hanno nemmeno un quarto della bellezza di Venafro, dobbiamo riuscirci anche noi.
- Tassazione: oggi Venafro sconta aliquote altissime relativamente ad ogni tributo locale. Ebbene la nostra amministrazione si impegnerà a renderle più eque, anche con misure di agevolazioni previste dalla legge. Immediatamente, ad esempio, saranno introdotti riduzioni per quei cittadini che dimostrino di essersi occupati della cura del verde pubblico. Curare un’aiuola renderà più bella Venafro e permetterà ai cittadini di risparmiare. Allo stesso modo verranno introdotte misure di tutela per le nuove attività commerciali che aprano nel centro storico o per le start – up costituite da giovani.
- Sviluppo: Venafro ha la fortuna di rientrare nelle zone ZES, zone economiche speciali, all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. E’ fondamentale sfruttare questo enorme vantaggio e rendere Venafro attrattiva per gli investitori esterni e per quelli locali. Un nuovo insediamento produttivo significa nuovo lavoro, case che si fittano, caffè che si bevono, economia che si muove a beneficio di ognuno.
- Salute: no, l’alternativa tra il morire e il sopravvivere non può essere lasciata alla casualità che ci sia un’ambulanza disponibile o non ci sia troppo traffico tra Venafro ed Isernia. No, i cittadini venafrani non possono essere costretti a prendere un giorno di ferie per recarsi ad Isernia anche solo per una medicazione. No, una struttura invidiata da tutti non può essere lasciata vuota e preda dell’incuria. Noi daremo a Venafro un punto di Primo Soccorso e attiveremo un Ospedale di Comunità, in cui il malato potrà essere ricoverato per tutto il tempo necessario dopo essere stato trattato in fase acuta presso l’ospedale di Isernia. Riporteremo gli ambulatori, almeno quelli fondamentali e di maggior utenza e ci muoveremo per la realizzazione di una RSA – residenza sanitaria assistenziale – in cui i le persone più anziane potranno trovare accoglienza sia qualora vogliano dimorarvi e sia qualora semplicemente vogliano un luogo di aggregazione, ma tutelati dalla presenza di personale medico e paramedico.
Faremo questo e molto di più. Perché lo vogliamo, perché non abbiamo altri interessi che non siano Venafro e i suoi cittadini. Perché siamo genitori e nonni di figli e nipoti che vivono a Venafro e che vorremmo continuassero a viverci, senza essere costretti a trasferirsi altrove. Perché non siamo in corsa per una poltrona, siamo in corsa per i Venafrani.
ANTONELLA DE BENEDICTIS CANDIDATA ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE