Il Molise continua a dare segnali di ripresa, ma si conferma, anche per il III trimestre 2018, un territorio contraddistinto da una bassa partecipazione al lavoro. Il tasso di attività sale al 62,3 %, segnando un più 0,7 rispetto al III trimestre 2017. Cresce di poco il tasso di occupazione, cala la forza lavoro di 3.000 unità rispetto al 2008. Il tasso di disoccupazione scende rispetto al 2017 di 1,3 punti percentuale, passando dal 14,9% al 13,6%, più basso rispetto alla media nel mezzogiorno ma ancora lontano dalla media nazionale che è pari al 9,3%.

Aumentano gli occupati. Secondo i dati Istat elaborati dall’Aps M.Ciancaglini della CISL, rispetto al III trimestre 2017 gli addetti sono aumentati di 1.000 unità, ma mancano ancora 7.000 persone rispetto allo stesso periodo del 2008, in Italia, invece, il valore degli occupati ha superato il numero del 2008. Crescono gli addetti nei servizi, calano nell’edilizia, rimangono stabili in agricoltura.Rimangono stabili gli addetti anche nell’industria. Si spera che il piano industriale FCA per Termoli e gli stabilimenti limitrofi alla nostra regione possa dare nuova spinta occupazionale nel 2019.

Le esportazioni registrano un aumento sostanziale pari al 40,84 % dopo la flessione negativa dell’anno scorso ma non sono rientrati nei valori pre-crisi. La composizione settoriale dell’export manifatturiero ha visto un incremento dei prodotti alimentari, chimici ed elettrici con invece un fortissimo aumento dei mezzi di trasporto e meccanici. Sono stabili le esportazioni dei prodotti tessili e abbigliamento ed energetici, in calo gli articoli farmaceutici, gomma, materie plastiche e mobili. I beni esportati crescono a Campobasso e non ad Isernia confermando le difficoltà che sta vivendo negli ultimi anni.

Il tessuto produttivo non è ancora in grado di offrire valide alternative alla crisi, ma manda segnali incoraggianti per lo sviluppo regionale: crescono le imprese, sia a Campobasso che a Isernia. “Siamo in attesa di vedere i risultati dei bandi usciti in regione, e quali effetti produrranno in termini d’investimenti e occupazione”. La Cisl esprime soddisfazione per il decreto che permette finalmente di proseguire la Cassa Integrazione per la GAM per far partire l’investimento di Amadori.

E’ necessario che si acceleri sulla spesa dei fondi europei per avere l’effetto moltiplicatore sugli investimenti pubblici e privati affinché la ripresa possa diventare strutturale a garantire una piena occupazione ma soprattutto di qualità. La CISL continuerà a fare proposte per favorire al meglio il rilancio dei settori produttivi nella nostra regione.

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