Il Sindaco Vincenzo Notarangelo ha scritto al Consiglio Regionale chiedendo che Larino mantenga la sede legale ed operativa.

“I Consorzi di Bonifica svolgono una funzione fondamentale di salvaguardia del territorio, per questo la Regione dovrebbe potenziarli investendo su di essi maggiori risorse economiche”. A dichiararlo il Sindaco di Larino Vincenzo Notarangelo, che in una nota indirizzata al Presidente del Consiglio Regionale Cotugno, ai capigruppo consiliari e a tutti i consiglieri regionali, ha chiesto all’assise di Palazzo Daimmo, che in questi giorni sta discutendo una proposta di legge di riordino della materia, di fare propri gli emendamenti avanzati dal Consorzio di Bonifica larinese e, soprattutto, di mantenere a Larino la sede del costituendo Consorzio di Bonifica del Basso Molise.

“Allo stato dei fatti, privi di rimesse regionali, i Consorzi di Bonifica sono costretti a vessare i consorziati, senza fornire tutti i servizi che potrebbero e dovrebbero dare – ha spiegato il primo cittadino di Larino – Infatti, non dobbiamo dimenticare che gli Enti di Bonifica molisani, con le loro azioni, svolgono una funzione importante sul territorio regionale, diretta alla conservazione del suolo, alla gestione delle acque, alla salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente”. Proprio per questo, ha continuato Vincenzo Notarangelo, è importante che la Regione, nel riformare il settore, adotti un approccio collaborativo e concertativo, valutando e accogliendo le istanze dei soggetti interessati, rispettando gli equilibri e le esigenze dei territori.

“In primis quello di Larino che dovrà essere sede legale ed operativa del costituendo Consorzio di Bonifica del Basso Molise, pur ritenendo non necessario né utile lo scioglimento dell’Ente di Bonifica larinese – ha evidenziato il Sindaco – In questo modo non si creerebbe un disequilibrio nel territorio frentano, tra quello larinese storicamente vocato all’agricoltura e quello termolese, dove insiste il nucleo industriale ed i comparti ittico e turistico. Inoltre, Larino è dotato di una struttura moderna e funzionale che già ospita gli uffici del Consorzio di Bonifica.

Evitando una duplicazione di sedi ed organici con quello termolese, si otterrebbe inoltre un risparmio sui costi di gestione. Per cui, chiediamo al Consiglio Regionale del Molise, prima di varare la nuova legge di riordino, di essere ascoltati insieme agli altri enti, categorie ed istituzioni territoriali interessate. Perché l’obiettivo deve essere unico e comune – ha concluso Vincenzo Notarangelo – proiettare i Consorzi di Bonifica nel terzo millennio, mettendoli in condizione di operare al meglio, nell’unico interesse dei consorziati, dei territori e del comparto agricolo molisano”.

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