Ce l’hanno messa tutta i consiglieri regionali del Movimento 5stelle nel pomeriggio a sedare la rivolta web che li ha travolti. Eppure la decisione di abbandonare l’aula non partecipando alla votazione sull’emendamento di Michele Iorio e Aida Romagnuolo (FDI) che chiedevano, come ai grillini, di rimuovere i vertici Asrem per la mancata attivazione del Covid a Larino e riproponevano al Consiglio regionale l’attivazione dell’ex ospedale come centro covid dedicato, tale decisione di non votare e di abbandonare l’aula ha scatenato l’ira del popolo web dove i 5S fanno maggiormente presa.
Vittorio Nola si aggira sulle varie pagine sostenendo: “”Stanno semplicemente battagliando destra contro destra per cercare di ampliare la maggioranza” evitando di ammettere, il politico di Venafro, che a strategie politiche i pentastellati sono poco avvezzi. Vittorio Nola. Era proprio lui che lo scorso 16 marzo era seduta nella stanza alle spalle del Consiglio regionale a trattare con Roberto Di Baggio il mancato sostegno all’emendamento di Iorio. Così come, sempre Vittorio Nola dimentica di raccontare ai cittadini molisani che il suo rancore verso Michele Iorio è dovuto alla mancata elezione di Nola nell’Ufficio di Presidenza. Il fatto che al suo posto sia stato occupato da Vittorino Facciolla per il voto di Iorio, ha indotto il venafrano a iscrivere Iorio nel libero nero. Così, urtato per le accuse che gli vengono mosse su web, scrive “ Basta prendere in giro i cittadini, votate pure Iorio e Patriciello” mentre i cittadini davvero irati non gliene mandano a dire e gli replicano: “Vittorio Nola, vergognatevi, ma davvero credete che i cittadini non lo hanno capito?”. In fondo tutti ricorderanno che Nola, quel famoso 6 aprile 2020, votò no alla mozione sempre di Iorio su Larino Centro Covid regionale.
Cerca di reagire con un video su face book Andrea Greco che dice e scrive: “Il Molise ancora vittima di una maggioranza che gioca col destino dei cittadini” ma non riesce a motivare l’uscita dall’aula con frasi che non siano slogan insipidi impregnati di parole vuote che non hanno prodotto, ad oggi, alcun risultato. Neppure a livello di pressione sui ministri gialli del governo Conte, primo e secondo.
A loro replica lo stesso Michele Iorio che con una frase mette tutti in un angolo: “Lottare per un centro Covid regionale all’ospedale Vietri di Larino non è un questione di schieramento politico ma una battaglia di civiltà sanitaria che nessun allontanamento dall’aula o voto contrario potrà mai nascondere” scrive sul social. Segno lampante che rispetto a tutti loro messi insieme, l’ex presidente della Regione Molise resta un gigante della politica. Forse l’unico sul panorama politico regionale che può portare il Molise fuori da questo baratro.