I tristi avvenimenti accaduti in questi giorni a Macerata ci danno da riflettere. Una triste vicenda umana di una giovane vita persa nel futile mondo della droga che dovrebbe suscitare in noi solamente umana compassione e rispettoso silenzio, ha provocato invece oggi una vera e propria caccia all’uomo nero.

Preoccupa che l’autore della caccia all’uomo sia riconducibile ad ambienti vicini alla Lega – Salvini Premier che, addirittura, lo aveva candidato alle scorse amministrative. Preoccupa la conferma che il Partito Populista afferente a Salvini, parte fondamentale dello schieramento del Centro-destra, agita volontariamente il tema dell’immigrazione e della criminalità creando altrettanto volontariamente un clima di paura verso il “diverso”, qualunque esso sia. Ieri era il meridionale, oggi è l’immigrato, domani chi sarà il capro espiatorio?

Preoccupa il soffiare odio indiscriminato che ha provocato in menti deboli o deviate l’esigenza della vendetta all’ingiustizia in prima persona e in forma sommaria e l’odio indistinto verso un gruppo o una categoria di persone. Preoccupa che tutto questo per il Partito di Salvini sia solo un modo per vestirsi di nuovo e presentarsi senza vergogna a chiedere voti, soprattutto a coloro che poco tempo fa erano oggetto dello scherno della Lega.

È per questo motivo che ribadisco, dopo averlo fatto in conferenza stampa, la mia adesione all’appello dell’ANPI “Mai più fascismi” e invito coloro che hanno a cuore la democrazia ad aderire, contro la deriva razzista di queste forze politiche indegne di rappresentare i cittadini nelle istituzioni della Repubblica Italiana.

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