Non bastava farsi affiancare dal fido vice Napoleone Cotugno…Il Napoleone molisano aveva necessità anche di un Gioacchino Murat che potesse supportarlo mediaticamente in un momento così nefasto. Ed eccolo che da Boiano torna a parlare Carlo Perrella, fresco di nomina da Vice coordinatore provinciale di Campobasso in Forza Italia.

Lo ricordiamo paladino del sovranismo con il movimento nazionale nel quale si candidò alle ultime regionali lo ritroviamo sempre “sovranista” questa volta al fianco di Napoleone Toma. Nel caldo e torrido pomeriggio di un giovedi di metà luglio il buon Carlo da Bojano nel peggior momento storico economico e sociale del nostro Molise non trova nulla di meglio da dire che ritenere che la cosa migliore per il Molise sia la riconferma di Toma nel segno della continuità…

Ma continuità di cosa? Dei disastri che questo Presidente e il suo Vice portano avanti tra una passerella e l’altra tra 4 anni a questa parte?

Li legge il signor Perrella gli appelli lanciati dalle categorie produttive e dai sindacati che raccontano di aziende ormai alla canna del gas?

Si rende conto della desertificazione industriale e demografica che prosegue imperterrita nella totale indifferenza delle istituzioni regionali?

O quando parla di continuità si riferisce alla sua continuità da commissario di comunità montana per i prossimi sei mesi…

Già…perché il sospetto è che siccome in politica si sa spesso vale la regola del do ut des….le parole di endorsement del Perrella a Donato Bonaparte sembrano più un gesto di sincera riconoscenza nei confronti del generoso Donato che ha lasciato lui (e gli altri commissari delle comunità montane) in carica a duemila euro mensili fino a dicembre di quest anno..

Eh si…perché mentre il Molise muore…mentre le aziende molisane spariscono e i cittadini boccheggiano…il buon Toma con uno slancio programmatico da grande statista annuncia la soppressione delle comunità montane mantenendone però in carica i commissari liquidatori per altri sei mesi…che mente geniale…che acume il nostro Presidentone.

Non c’è che dire…un gentile gesto che Carlo da Bojano non poteva non ricambiare con parole al miele nel segno della continuità.

Una continuità che non si augurano certo i cittadini molisani sempre più impazienti che si rimaterializzi una nuova Waterloo.

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