Di seguito pubblichiamo una lettera aperta del segretario Regionale UILBAC Molise Emilio Izzo

Egregi presidenti, senatori, deputati,

la storia dell’incredibile sito preistorico di Isernia è nota a tutti Voi, così come conosciuta dai cittadini di Isernia, del Molise, dell’Italia e del mondo intero. Non c’è angolo dell’intellighenzia scientifica planetaria che non ha discusso di questo nostro incommensurabile Bene Culturale senza rimanerne stupefatto. Le più importanti riviste scientifiche, le più conosciute emittenti televisive, i media tutti hanno trattato lungamente nelle loro redazioni del significato unico nel panorama mondiale del ritrovamento paleolitico di “Isernia La Pineta”. L’accampamento isernino, datato 736.000 anni da oggi, rappresenta un unicum nella storia dei nostri progenitori più arcaici ed uno dei più importanti per la ricostruzione del passaggio dell’Homo Erectus in Europa. I più insigni studiosi hanno operato sul sito di Isernia e tanti altri, far i più noti, hanno portato le loro impronte al suolo preistorico molisano. Le innumerevoli ossa di elefanti, bisonti, ippopotami, rinoceronti, megaceri, orsi, leoni, di microfauna e la quantità impressionante di selci lavorate e di ciottoli scheggiati, di tracce di colore, di fuoco, di macellazione, di utilizzo di tutto ciò sono la prova evidente di come la nostra attuale civiltà possa essere orgogliosa che questo sito sia venuto alla luce nel lontano 1978 così da permettere di coprire ampie lacune allora esistenti sulla vita dell’uomo primitivo.

Egregi rappresentanti delle istituzioni,  in considerazione del lungo tempo trascorso dalla scoperta ad oggi, in considerazione dell’importanza mondiale del giacimento paleolitico di Isernia, in considerazione dell’approssimarsi dell’ultimazione dei lavori del costruendo “Museo del Paleolitico”, imponente struttura di rilevanza internazionale, mi appello alla sensibilità delle SS.LL. affinché, nell’immediato, si attivino, ognuno per le proprie competenze, al fine di avviare le procedure atte alla richiesta ed all’ottenimento del riconoscimento, per il complesso architettonico molisano, di “MUSEO NAZIONALE STATALE DEL PALEOLITICO” secondo i tettami dell’ordinamento vigente e secondo le aspettative dei cittadini del mondo. Questa richiesta, più che motivata, andrebbe a colmare un’altra triste lacuna, che vuole la regione Molise priva di un solo museo con tale riconoscimento. E quale struttura se non quella che insiste sullo stesso ritrovamento di Isernia, unico al mondo, meriterebbe di più l’invocato riconoscimento?

Personalmente, per quello che può servire, sarò grato alle SS.LL. per tutto quanto potranno e vorranno fare.

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