“Così come annunciato la scorsa settimana – informa l’assessore all’Ambiente Simona Contucci – è stato effettuato anche ieri mattina il controllo sul contenuto dei mastelli e dei bidoni della frazione del “secco residuo-indifferenziato”, al fine di verificare la risposta dei cittadini in merito all’invito a differenziare i rifiuti in maniera più responsabile e consapevole.

Purtroppo, come evidenziano le foto, resistono sacche di indifferenza e disinteresse nei confronti del bene comune, che di certo non aiutano la nostra comunità. Continueremo con la nostra opera di controllo e sensibilizzazione, avvisando che seguiranno anche multe a chi continua ad effettuare una raccolta differenziata scorretta che, purtroppo, potrebbe anche contribuire ad un possibile innalzamento della tariffa.

Detto ciò, come Amministrazione comunale, vorremmo contribuire a chiarire anche alcuni dati diffusi in questi giorni da un aspirante economista locale, il quale elencando una serie di inesattezze, si è mostrato convinto delle sue stesse elucubrazioni. Intanto il Comune di Montenero non ha ricevuto alcuna bocciatura da nessun organismo pubblico deputato al controllo ufficiale della raccolta differenziata, anche perché le bocciature si ricevono quando si partecipa volontariamente ad un esame pubblico; nel caso in esame, il Comune di Montenero non si è candidato a nessun esame.

Pur stimando il lavoro di Legambiente, che svolge un’opera meritoria di sensibilizzazione su temi di carattere ambientale, dobbiamo rilevare purtroppo che i dati forniti nell’ambito dei cosiddetti Comuni Ricicloni non corrispondono a quelli ufficiali in nostro possesso forniti dall’Unione dei Comuni del Basso Biferno, Ente che registra puntualmente e mensilmente ogni pesata dei nostri conferimenti in discarica, così come quelli di ogni altro singolo comune aderente.

Nel nostro caso, le percentuali ufficiali di raccolta differenziata a Montenero di Bisaccia relativi al 2017, segnano un 42,83% a fronte del 37,20 indicato da Legambiente. Basterebbe solo questo dato per annullare ogni speculazione su questo argomento. Anche i valori medi regionali della raccolta differenziata sono quindi superiori rispetto a quanto riportato dal nostro aspirante economista, non del 4,19% ma addirittura di oltre il 10%.

Altro che disastro, abbiamo raggiunto risultati notevoli nonostante le altre variabili che il nostro acerbo contestatore non considera, come ad esempio il numero superiore di residenti rispetto agli altri comuni considerati, o alla notevole estensione del nostro territorio rispetto agli altri comuni, o ancora alla presenza di una zona a mare che in estate è particolarmente bersagliata dagli abbandoni e dai conferimenti irregolari.

E nonostante tutto ciò, i dati raggiunti ci hanno permesso di ridurre la Tari nel 2017 del 10%: e da quando la riduzione di una tariffa per i cittadini costituirebbe un disastro?
Va da sé, quindi, che costruendo le proprie tesi su fondamenta errate, le stesse possano crollare sotto il peso dell’evidente imperizia. La nostra Amministrazione persegue da tempo gli obiettivi della sensibilizzazione dei cittadini su un tema importantissimo come quello della raccolta differenziata e del corretto conferimento dei rifiuti: non a caso, ad oggi, siamo probabilmente l’unico comune molisano ad aver recapitato 30 verbali per abbandono.

Abbiamo inoltre acquistato da poco due fototrappole che, dopo aver predisposto il relativo regolamento, saranno allocate in alcune postazioni importanti. Grazie ai controlli portati avanti dalla nostra Polizia Locale, siamo riusciti a ridurre il costo di bonifica di materiali pericolosi. Questi sono dati incontrovertibili e facilmente riscontrabili, non certo frutto di astrusi algoritmi inventati nel tempo libero da un presunto economista.

Il nostro compito è certamente quello di lavorare per migliorare le performance, come tutti i Comuni del resto, ma il servizio di raccolta dei rifiuti non può prescindere anche da un’altra variabile non considerata dal nostro giovane amico: la collaborazione di tutti i cittadini. E le foto pubblicate oggi sono molto eloquenti. Addossare le responsabilità in maniera sconclusionata e senza dati certi, può contribuire solo a fare la solita propaganda e populismo inutile.

In ultimo vorremmo ricordare come spesso si dimentichi il fatto che il nostro è un paese che si affaccia sul mare e come tutti i comuni del litorale (non ce n’è nessuno premiato da Legambiente Molise infatti) siamo soggetti ad un calo fisiologico della percentuale nei mesi estivi. Nonostante ciò, abbiamo tutti i numeri per presentare la documentazione per la famosa Bandiera Blu: la percentuale di raccolta differenziata, che come certo saprà (o almeno ce l’auguriamo) il nostro contestatore, è solo uno dei tanti altri parametri che vengono utilizzati per acquisire il riconoscimento.

A riprova di ciò vi è il fatto che lo scorso anno, l’unico paese che ha ottenuto la Bandiera Blu, ha registrato dati sulla raccolta differenziata sicuramente più bassi dei nostri.
Ci auguriamo di aver chiarito le idee all’aspirante economista locale, invitandolo ad informarsi meglio e a fornire dati reali anziché grafici estemporanei, magari imparando sul campo e augurandoci che egli, finalmente, possa prendere posizione anche su alcuni temi molto importanti per la nostra comunità, come ad esempio la proposta di Riserva Naturale della Foce del Trigno, su cui finora abbiamo ascoltato solo un assordante silenzio”.

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