Martedì prevista manifestazione di protesta davanti la sede del Consiglio regionale. I dipendenti provinciali  chiederanno garanzie occupazionali ai massimi rappresentanti dell’ente regionale.

provicia occupata big

Non siamo oracoli, ed è banale affermare l’avevamo già detto, ma le previsioni anticipate qualche mese fa dal nostro giornale sono oramai una realtà.

Ci riferiamo alla Legge Del rio che ha progressivamente cancellato le province periferiche e con esse, centinaia di dipendenti vivono nell’assoluta incertezza per il loro futuro lavorativo. Nel Molise, come nel resto della penisola, la Legge di Stabilità ha dettato le regole del gioco in attesa della riforma Costituzionale che modificherà lo status di provincia. La legge di stabilità approvata al Senato, dichiara in esubero il 50% dei dipendenti delle province e il 30% di quelli delle città metropolitane. Le liste di chi “resta” deve essere consegnata dagli enti entro l’1 aprile 2015. Lo stipendio attuale per tutti i dipendenti è garantito fino al 2017, poi scatterà la “disponibilità” di due anni con taglio del 20% in busta paga. Le cessazioni partiranno dal 30 aprile 2019.

La rivolta nelle Province  molisane – L’allarme è scattato venerdì ad Isernia con i 77 dipendenti in assemblea permanente stessa cosa per Campobasso, per  i 143 dipendenti dell’ente di Palazzo Magno.

“Qua saltano posti e servizi”, lamentano allarmati dipendenti e sindacati: “Chi si occuperà della manutenzione delle strade, della sicurezza degli edifici scolastici, dei centri per l’impiego, della tutela ambientale? Intanto per due anni, bisognerà trovare altri enti che subentrino e si facciano carico dei dipendenti in esubero. In questo caso per 24 mesi lo stipendio lo paga lo Stato e poi – lamentano le maestranze – cosa ne sarà di noi? Tutti in mobilità e successivamente a riempire ulteriormente la lunga lista dei disoccupati. 220 impiegati provinciali seduti sulla polveriera con miccia accesa dal Governo e pronta ad esplodere. Prima che questo avvenga, si tenterà di tutto. Per martedì prossimo è previsto un sit- in di protesta dei dipendenti delle due province davanti alla sede del Consiglio regionale. Parrebbe che la regione non sia in grado di poter assumere il personale in esubero. Rappresentanti sindacali e maestranze saranno a chiedere lumi al presidente Frattura. Si tratterà di una pacifica protesta a cui si attendono le posizioni e le necessarie soluzioni degli amministratori parlamentari e regionali.

 

Pietro Tonti

 

 

Articolo precedenteCronaca- Campobasso. Drammatico frontale sul viadotto Ingotte: perde la vita Carlo Barbieri 45enne di Campobasso
Articolo successivoDrug Test – Dopo aver rilevato il 100% dei favorevoli all’esame tossicologico antidroga, finalmente la Fanelli interviene sull’argomento.