Campobasso - la segretaria regionale della Uil-Fpl, Tecla Boccardo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

I nostri iscritti precari sono stati mandati via da un po’ di anni dal Governo Frattura ed erano 13 informatici che necessari per far funzionare l’azienda è che piuttosto andavano stabilizzati.
Abbiamo sempre denunciato che c’era una dirigenza e un CDA troppo costosi rispetto al reale ritorno degli investimenti, che appesantiva la spesa e che poteva essere rivista. Non sappiamo perché non si sia mai fatta una reale e concreta riorganizzazione e revisione per efficientare la società in house. Si è invece proceduto con i tagli lineari, cacciando gli informatici precari.

Molti lavoratori hanno ritrovato collocazione altrove, alcuni in Abruzzo dove sono apprezzati per il loro valore soprattutto in termini di competenza, e dove hanno addirittura superare la loro sorte molisana di probabili precari a vita, scalando anche le vette della carriera.
La riorganizzazione della macchina amministrativa regionale andrebbe fatta con una vera exit strategie, non duplicando carrozzoni o sostituendoli con altri.

Il Molise soffre a causa dei limiti della classe politica che fondamentalmente lo tiene totalmente fermo, purtroppo regna il caos, manca l’indirizzo politico la programmazione e l’anima politica. Ci aspettiamo non solo proposte spot o la lista della spesa ma un piano con azioni e progetti da mettere a terra concreti e realizzabili con un orizzonte temporale almeno fino al 2030 per cogliere le opportunità sopratutto economiche che in questo momento storico attraversano il piccolo Molise, ma al momento resta un miraggio.

Tecla Boccardo

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