L’iniziativa è organizzata dal Comune di Toro in collaborazione con Legambiente Molise ed il comitato San Mercurio.

L’evento sarà l’occasione per chiederne una pronta e concreta attuazione della della legge 158/2017 perchè sia possibile vedere ricadute reali e inversioni di tendenza che portino un cambiamento di rotta al destino di spopolamento e impoverimento dei piccoli Comuni ancora in atto in Italia.

Dopo un’escursione che porterà i partecipanti da Toro alla Piana dei Mulini, storica sede delle giornate di Voler bene all’Italia, ci sarà un incontro dove si discuterà della legge sui piccoli Comuni. All’incontro parteciperanno il Sindaco di Toro Roberto Quercio e la Presidente di Legambiente Molise Manuela Cardarelli.

Questo il testo dell’appello al Presidente della Repubblica:

Il 2018 può essere l’anno di svolta per i piccoli comuni: la legge 158/2017 approvata in autunno all’unanimità, offre uno strumento di indirizzo strategico a lungo atteso, ponendo all’attenzione della classe politica l’importanza dei centri con meno di cinquemila abitanti per lo sviluppo del Paese.

Ma non basta: servono azioni fondamentali per non perdere questa straordinaria occasione, a partire dal rispetto dei tempi di attuazione dei decreti previsti dalla legge per la cui emanazione è fondamentale che il Ministero dell’interno stilli l’elenco dei comuni beneficiari e il Ministero delle Infrastrutture presenti al più presto il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni definendo modalità di presentazione e selezione dei progetti finanziabili dai fondi stanziati. Su questo fronte è inoltre necessario che già nel DEF, a partire da quest’anno, vengano previste risorse ulteriori che portino a 100 milioni di euro all’anno, e non in un quinquennio come previsto dalla norma, le risorse a disposizione.

La legge, che pone le condizioni per invertire la rotta e ridurre le maggiori disuguaglianze, ha oggi dunque oggi bisogno di un’ulteriore spinta politica, economica e sociale per vedere ricadute reali e inversioni di tendenza significative. Prima fra tutte il finanziamento rapido alla banda ultra larga: prima grande infrastruttura immateriale necessaria a questi territori per riportare il lavoro e ridurre le distanze digitali. Riteniamo che sia fondamentale indirizzare le risorse a disposizione non a pioggia su piccoli interventi sparsi ma a validi progetti pilota che siano un modello di innovazione d’area vasta, in grado di determinare un reale cambio di passo verso uno sviluppo sostenibile e indicare la direzione sul futuro anche ai successivi stanziamenti.

Per questo onerevole Presidente, chiediamo insieme alle tante realtà che si interessano di territorio e ai tanti Sindaci che sottoscrivono questo appello, di farsi portavoce con il Governo di queste istanze fondamentali e di dare un segnale importante alle comunità sparse che governano gran parte del territorio italiano, che hanno urgenza di credere sia ancora possibile progettare e immaginare un futuro in questo terzo millennio anche per i centri fuori dalle città.

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