( Fonte “Il Messaggero”)
La procura di Campobasso ha chiuso l’inchiesta sul cosiddetto ‘Sistema Iorio’, inchiesta che andava avanti da un paio di anni (la sua esistenza era nota da quando, l’anno scorso, era stato lo stesso ex governatore del Molise a parlarne durante una conferenza stampa). Sono 28 le persone indagate che in queste ore hanno ricevuto o stanno ricevendo l’avviso di conclusione delle indagini e il contestuale avviso di garanzia (coinvolte poi anche due società). Tra gli indagati politici, imprenditori, giornalisti, editori e funzionari pubblici.

Le accuse Nell’inchiesta sono confluite vicende diverse che hanno come legame la figura dell’ex presidente della Regione: si va dal sostegno a mezzi di informazione alla gestione della Protezione Civile passando per l’Asrem, l’azienda sanitaria regionale. Una quindicina i reati contestati a vario titolo, diversi da indagato ad indagato. Tra le ipotesi della procura (l’inchiesta è stata chiusa dal procuratore Armando D’Alterio e dai sostituti Francesco Santosuosso e Enrico Colagreco) ci sono anche corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato, falsità materiale e ideologica, estorsione, violenza privata e ricettazione. Le persone coinvolte ora hanno venti giorni di tempo per presentare memorie difensive, documenti o per chiedere di essere sentite. Chiusa questa fase la procura valuterà la presentazione delle richieste di rinvio a giudizio.
Gli indagati Tra i nomi coinvolti, a vario titolo, nell’inchiesta, oltre a quello dell’ex presidente Michele Iorio, ci sono molte figure di primo piano della regione come l’ex capo della Protezione Civile, Giuseppe Giarrusso, e l’ex direttore dell’Asrem, l’azienda sanitaria regionale, Angelo Percopo. Poi ancora l’ex assessore regionale Gianfranco Vitagliano, l’editore della Gazzetta del Molise, Ignazio Annunziata, il giornalista Giuseppe Saluppo, il direttore e l’editore di Telemolise, Manuela Petescia e Quintino Pallante, l’avvocato Angelo Piunno.
L’ex governatore Iorio è accusato di diversi reati: corruzione, falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale, abuso d’ufficio, concussione, estorsione. Molte le contestazioni anche ad Annunziata, tra queste: corruzione, falsità materiale e ideologica, estorsione, esercizio abusivo della professione, ingiuria, violenza privata. Quanto al direttore di Telemolise, la procura contesta il reato di corruzione attraverso la linea editoriale dell’emittente.
Articolo precedenteCall center, ADOC Molise: “stop alle “telefonate mute”
Articolo successivoPARTE IN ANTICIPO LA RACCOLTA DELLE OLIVE CON LE NOVITA’ DEI REGISTRI PER L’OLIO