Concorsi pubblici: in programma fino a 11.600 assunzioni per il potenziamento dei servizi pubblici per il lavoro in vista del piano previsto dal decreto 4/2019 che ha introdotto il Reddito di Cittadinanza.

La conferma arriva dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, la quale in un’intervista rilasciata a Radio Rai 1 ha fornito i numeri riguardo al piano assunzionale per i Centri dell’Impiego, con le Regioni che avranno il compito – e alcune lo stanno già facendo – di pubblicare i bandi e di avviare le selezioni per incrementare il personale negli uffici.

Il Ministro Catalfo spiega che il piano di potenziamento dei servizi pubblici per il lavoro per il lavoro richiederà tempo: Ricordo quando sono andata in Germania a confrontarmi con il Direttore dell’Agenzia Nazionale per il Lavoro tedesca. Loro hanno inserito il reddito minimo molti anni fa e solo dopo 10 anni sono riusciti a portare a termine la riforma del lavoro. Noi vogliamo metterci molto meno, ma servirà comunque tempo.

Le parole del Ministro del Lavoro spiegano perché sul Reddito di Cittadinanza sono sorti alcuni problemi e indica la strada da seguire per i prossimi mesi: Abbiamo previsto l’aumento del personale dei Centri per l’Impiego, che in Italia erano 8.000 prima della riforma attuata (contestualmente all’introduzione del Reddito di Cittadinanza, ndr). Vogliamo arrivare ad 11.600 nei prossimi mesi.

È bene spiegare che non si tratta di nuovi Navigator (i quali hanno sottoscritto una collaborazione con Anpal Servizi in scadenza ad aprile 2021 e non hanno ancora certezza su cosa succederà in futuro), ma di “lavoratori che vengono assunti dalle Regioni con bandi di concorso regionali che saranno assunti con contratto a tempo indeterminato all’interno dei Centri per l’Impiego” (e nelle Agenzie regionali, dove presenti). Saranno operatori qualificati, per questo motivo nella maggior parte dei casi per partecipare ai concorsi servirà aver conseguito una laurea.

Assunzione per 11.600 operatori nei Centri per l’Impiego

Il Titolo V della Costituzione attribuisce alle Regioni il compito di mettere in campo le misure necessarie al fine di favorire l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. A tal proposito, assume un ruolo centrale il Centro per l’Impiego, il quale sarà lo strumento d’azione sul territorio delle politiche per il lavoro regionali e nazionali.

Per questo motivo assume particolare importanza il progetto nazionale che punta ad incrementare il personale operativo nei Centri per l’Impiego, e nelle Agenzie per il Lavoro regionali, poiché fino ad oggi questi sono stati molto sottodimensionati.

Obiettivo è aggiungere agli attuali 8.000 operatori altri 11.600 assunti tramite concorso pubblico regionale, così da arrivare alla soglia di 20.000 impiegati nei Centri per l’Impiego a cui poi dovrebbe affiancarsi il personale qualificato dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro (Anpal Servizi).

Molte Regioni hanno già pubblicato i bandi di concorso per le assunzioni nei Centri per l’Impiego: ad esempio, nel Lazio in questi giorni si sono conclusi gli scritti per il concorso per 355 esperti del mercato del lavoro, mentre in Campania si è tenuta la prova preselettiva per il concorso da 641 posti.

Anche in Lombardia è stato da poco indetto un concorso, sia per laureati che per diplomati, mentre altre Regioni sono ancora ferme: per loro è arrivato il sollecito del Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, la quale ritiene che questo sia un obiettivo che tutte le Regioni dovranno concretizzare il prima possibile.

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