Mestieri molisani di un tempo : “Il banditore” per annunciare in paese merce e prodotti “a buon mercato”.

Tanti, ed interessante appare ricordarli, erano  i mestieri di un tempo per “tirare a campare” e sopravvivere nei piccoli paesi molisani. Il riferimento va agli anni ’50/’60 e riguarda un po’ tutte le piccole comunità del centro sud d’Italia. Ci si ingegnava in mille modi per sbarcare il lunario, arrangiandosi come si poteva. Tutto assolutamente in punto di legge, s’intende, e l’originalità era tanta. Prendiamo il Molise e Venafro in particolare. C’era all’epoca un bravo e solerte netturbino, in dialetto “  i scupator’ “, che raccoglieva, ramazzava e teneva in ordine strade, piazze e paese per la soddisfazione propria, della collettività e degli amministratori municipali dell’epoca che gli avevano affidato l’incarico. Il nostro, brav’uomo per natura, veniva periodicamente ingaggiato da privati anche quale banditore, “ i buanntor” sempre in dialetto, per annunciare l’arrivo in paese e la disponibilità di merce e prodotti “a buon mercato”, ossia a prezzi bassissimi. E “ i scupator”, terminato di ramazzare strade e piazze e munito di trombetta di ottone, raggiungeva i singoli rioni, fermandosi su piazze, spiazzi e vicoli per suonare il tipico strumento ed annunciare l’arrivo in paese di merce varia e prodotti particolari da comprare a prezzi contenuti. “ E’ arrvat  le pesc’ … Sta ai Mercat …! C’ stann’ pur’ i piann’ !”. Quindi si spostava in altro quartiere e questo per ore, sino a quando non comunicava a tutti le novità commerciali disponibili. Oggi ci sono i manifesti, i depliant, la pubblicità nelle cassette postali, quella porta a porta,le brochure, gli annunci in tv ect. Sino a pochi decenni addietro c’era il simpaticissimo ed assai utile “ buanntor “ di paese, che veniva ricompensato in misura maggiore se la merce reclamizzata risultava venduta tutta. E’ passato tanto tempo ? Assolutamente no ! Appena mezzo secolo, ma sembra un’eternità ! Esattamente uguale il discorso per la famosa Mary Smith londinese, la “knocher up” degli anni ’30 che per quarant’anni circa iniziando alle tre di notte andava in giro per i quartieri più umili di Londra a svegliare gli operai che dormivano, perché si alzassero per andare a lavorare. Per dare loro la sveglia, non essendoci all’epoca sveglie metalliche o di altro genere, la donna si serviva di una cerbottana con la quale “sparava” fagioli sui vetri delle finestre di chi dormiva. E “sparando” più fagioli, e dai suoni diversi …, riusciva a far alzare gli operai perché andassero a lavorare. Fece questo per 40 anni Mary Smith, dopodiché cedette lavoro, cerbottana e fagioli alla figlia Molly che proseguì nel particolarissimo lavoro sino agli anni ’70 ! Che belli, che simpatici “ i scupator/ buanntor “ venafrano e le “ knocher up “ madre e figlia londinesi, intramontabili e carissimi personaggi d’altri tempi quando ci s’ingegnava in mille modi per vivere !

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