di Giovanni Minicozzi

La terza sezione del Consiglio di Stato ha pubblicato ieri, primo luglio, la decisione  con la quale ribalta la sentenza del Tar Molise inerente l’assegnazione dei lavori di manutenzione negli ospedali pubblici  e nei poliambulatori regionali oltre che per la fornitura dei servizi energetici e tecnologici  affidata da Oreste Florenzano al Consip attraverso la ditta SIRAM.

L’importo complessivo della gara assegnata era pari a 44 milioni di euro per un periodo di cinque anni. Il ricorso al Consiglio di Stato è  stato presentato dalle ditta Spinosa di Isernia al quale si è poi agganciata la Califel srl, mentre altre aziende hanno rinunciato al giudizio.

In passato le aziende in questione avevano risposto ad una gara indetta dall’Asrem nel 2018  finalizzata ad affidare gli stessi servizi ma le buste contenenti le offerte non sono state mai aperte e la gara non è stata mai annullata. Oreste Florenzano, infatti, aveva deciso autonomamente di ricorrere al Consip per definire un nuovo  appalto ignorando del tutto la precedente gara alla quale avevano aderito diverse imprese locali e nazionali.

La scelta del direttore generale era stata fortemente contestata da alcuni componenti del consiglio regionale e in particolare dalla capogruppo del partito democratico Micaela Fanelli che, dunque, ha avuto ragione su tutto il fronte. Resta da capire come mai i giudici di Palazzo Spada siano riusciti a smascherare le “manfrine” poste in essere dall’avvocato  Oreste Florenzano mentre dalle nostre parti non si riesce a sostituire un soggetto che, dopo aver ampiamente dimostrato le sue marcate carenze in ambito sanitario, ora mostra evidenti incapacità anche nel suo specifico ambito professionale, ovvero quello legale.

 

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