di Tonino Atella

I privati venafrani dicono seccamente no ! Il Comune di Venafro invece lo taglia!

Una nuova “margherita” tutta venafrana. “Lo taglio …, non lo taglio …, lo taglio …, non lo taglio …” ! Solo che nello specifico, e di seguito spiegheremo, non si va avanti all’infinito come si conviene ad ogni storica “margherita”, sinonimo di incertezza ed indecisione sul da farsi, bensì nello specifico c’è stata e persiste risolutezza massima, anche se in direzioni e soluzioni diametralmente opposte !

Di quale “margherita” trattasi ? Dei polloni e del loro destino, ossia di nient’altro da tagliare che malignamente qualcuno forse aveva già pensato … ! Pollone -citiamo da Wikipedia- che rappresenta il “termine botanico col quale si indica quella parte di una pianta legnosa sotto forma di ramo che si sviluppa ai piedi sell’albero, a volte anche direttamente dalla radice”. Ebbene a Venafro negli ultimi tempi ci si è tanto interessati a tali polloni dopo che, tagliati nella primavera scorsa da parte del Comune i due bellissimi pioppi ultradecennali della prima metà del ‘900 che fiancheggiavano il laghetto del quartiere Ciaraffella per la pluridecennale bellezza della zona, per la salubrità dell’aria del rione, per la soddisfazione dei suoi abitanti e per la gioia dei volatili che vi si riparavano, tagliati i due pioppi- si diceva-non ci si è fermati purtroppo dinanzi alla nuova vita vegetale scaturita per via naturale dalle radici presunte marce dei predetti pioppi. Infatti seghe elettriche di nuovo alla mano prima s’è tagliato il nuovo bellissimo pioppo scaturito per via naturale dalle radici di pioppo del secolo scorso che i residenti di Ciaraffella avevano preso ad accudire pregustando la sua bellissima, utile e tanto salutare crescita e quindi s’è proseguito tagliando di netto anche i polloni sviluppatisi a loro volta sempre dalle radici dei due pioppi “presi di mira” !

La gente di Ciaraffella ? Interdetta, basìta, meravigliata e contrariata al massimo ! Di contro, dal che l’accenno iniziale alla proverbiale e storica “margherita”, non hanno tagliato affatto molti privati cittadini venafrani nei cui giardini dinanzi casa sono venuti fuori, sviluppandosi magnificamente, tanti polloni dalle radici di alberi tagliati per motivi vari e che i nostri si sono guardati bene dal toccare, appunto in attesa dello sviluppo e della crescita del nuovo  albero, cosa che puntualmente sta avvenendo con  ovvia soddisfazione degli interessati. Cioè, il Comune di Venafro taglia, il privato cittadino non taglia ! Chi ha ragione ? Sulla “quaestio” la tesi di un venafrano che non ha tagliato e che si sta gustando la nuova vita vegetale che continua a venire su: “Dopo le notizie di stampa -afferma il professionista venafrano- mi ero recato a Ciaraffella per vedere dal vivo la situazione e, non trovando traccia dei nei pioppo e pollone, avevo pensato francamente ad esagerazioni giornalistiche. Informatomi meglio, è risultato tutt’altro !

Cioè che erano stati effettivamente tagliati, e senza un motivo plausibile, prima il nuovo pioppo sviluppatosi dalle radici presunte marce e successivamente addirittura anche i polloni a loro volta originatisi dalle stesse radici di pioppo. Francamente non condivido affatto, tanto che non ho tagliato nulla di quanto sviluppatosi nella mia proprietà dopo l’abbattimento iniziale di un albero, tant’è che nella mia proprietà i polloni stanno crescendo magnificamente e presto vedrò svilupparsi la nuova vita vegetale. La decisione del Comune di Venafro di continuare ad azionare seghe elettriche sul verde naturale che è tanto bello, utile e prezioso ? Non riesco proprio a giustificarlo !”. Già, ma intanto così è a Venafro,  se vi pare …!

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