Riceviamo e pubblichiamo

L’ITALIA E LA VERA SCELTA SOVRANISTA, Brevi considerazioni:

La contesa elettorale in USA è importante per l’influenza che le decisioni del Presidente americano hanno sul resto del mondo. Sarebbe tuttavia molto miope politicamente in Italia tifare per l’uno o per l’altro candidato riflettendo su quello che in prospettiva può rappresentare il modello americano e l’America stessa per il nostro Paese. Le brevi considerazioni che seguono vorrebbero stimolare una riflessione sulla necessità che il nostro Paese trovi un equilibrio nel nuovo ordine mondiale che si sta instaurando, in grado di proteggerlo il più possibile dai rischi connessi con la attuale situazione mondiale e, ci sia consentito, dalla intrinseca debolezza dell’Europa, di cui noi siamo l’anello più debole.

Partiamo appunto dall’Europa. L’architettura su cui è nata anni fa era stata disegnata per permetterle di prosperare in un contesto globalizzato dove le regole dell’economia valevano per tutti e restavano separate dalla lotta fra potenze, grazie al consenso delle élite. Il mondo post liberale che si sta affermando in questi anni ha creato profondi mutamenti negli ordini precostituiti: ne sono evidenza in particolare gli ostacoli agli scambi (vedi dazi) ed il ritorno alle antiche potenze (vedi G3) che sembrano prevalere rispetto al contesto precedente. La tragedia del Coronavirus che il mondo occidentale sta vivendo e vivrà nei prossimi mesi/anni ha di fatto accelerato queste tendenze già in atto.

In questo mondo l’Europa sembra proprio un sopravvissuto, che non é in grado di affrontare, con un sistema di regole a volte troppo rigide ed inefficaci per il nuovo ordine, le spinte di cambiamento in corso. L ‘Italia è un anello debolissimo in questo contesto e lo capiamo da come si sta sempre più deteriorando il tenore di vita dei suoi cittadini con una profonda imminente accelerazione a seguito della crisi innescata dal Covid-19. É pertanto necessario per il nostro Paese, pur rimanendo ancorato agli impegni europei, percorrere altre strade, costruire nuovi ponti, stringere relazioni positive che ci consentano non solo di avere chances di crescita e nuove opportunità di sviluppo, ma anche di avere un baluardo nel malaugurato caso in cui i rischi connessi con la situazione attuale, come per altro sembra ormai certo, dovessero sfociare in una crisi ancora più profonda del sistema economico e politico precostituito.

Occorre a questo punto fare una breve premessa di processo; così come accadeva nel bipolarismo Usa-Urss, ogni membro dell’attuale G-3 seguirà due percorsi paralleli: da un lato il controllo dei propri ‘seguacei’, dall’altro una dura competizione con gli altri due soci al servizio dei propri interessi e delle proprie ambizioni. Interessi ed ambizioni che se all’epoca erano rappresentati dalla corsa agli armanenti nucleari oggi sono per lo più rappresentati dalla esigenza di affermare la propria tecnologia come arma di difesa, di leadership e di controllo (si pensi alla competizione sul 5G tra America e Cina). Questa premessa non può lasciare alcun dubbio sul fatto che le super potenze difficilmente potranno accettare comportamenti poco leali dai propri ‘seguacei’, nel qual caso la punizione scatterebbe immediatamente a danno principalmente dell’economia.

Per un Paese come l’Italia si tratta di intraprendere una ‘scelta sovranista’ ossia di scegliere un percorso complementare che ci possa in qualche modo proteggere dalle sicure defaillances del sistema cui oggi apparteniamo; è chiaro che nelle conseguenze trattasi di una sovranità limitata, ed è altrettanto chiaro che l’unico Paese del G3 verso il quale indirizzare i nostri sforzi, indipendentemente da chi vincerà le elezioni del prossimo Novembre, siano gli USA poiché da un lato è l’unica vera democrazia avanzata nel nuovo ordine costituito e dall’altro è il Paese al quale storicamente dobbiamo la nostra libertà. Anche nella storia è imprescindibile la riconoscenza e la lealtà.

NIAPAC ITALIA intende porsi come elemento di aggregazione per tutti coloro, persone fisiche e organizzazioni, che condividono le precedenti considerazioni nella convinzione che il miglioramento delle relazioni politiche e imprenditoriali con gli Stati Uniti possa essere il motore per un rinnovato sviluppo di libertà, giustizia sociale ed economia sostenibile.

On. Amato Berardi Presidente Niapac Italia
Ing. Vincenzo M. Naschi Vice Presidente Esecutivo Niapac Italia

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