Torniamo, purtroppo, ad occuparci di inquinamento ambientale che questa volta interessa il fiume Carpino della Provincia di Isernia. Fiume che attraversa i Comuni di Carpinone, Isernia, e altri della stessa provincia per poi unirsi al Sordo nel fiume Cavaliere e diventare un affluente del Volturno.

A segnalare il caso è un cittadino, residente nella zona, che avrebbe notato, a suo dire, delle autocisterne intente a sversare dei liquami nel torrente. L’acqua appare ricoperta da una sostanza probabilmente di origine organica. Non è certo la prima volta che vengono segnalati episodi del genere in Molise. Anche il torrente Rava di Venafro da tempo deve fare i conti con schiuma bianca e odori nauseabondi che compaiono con una certa frequenza nelle acque del fiume.

Appare sempre più evidente che i fiumi siano terra di nessuno. Sversamenti, deviazioni del corso naturale, abbandono di rifiuti, mancanza di pulizia degli argini, ormai quanto accade all’ambiente che ci circonda non fa più notizia. Se ne parla per un pò, ma poi tutto tace fino al prossimo episodio. Se questo è il modo di lottare contro l’inquinamento ambientale abbiamo poche speranze di salvare il nostro territorio.

A questo punto non resta che chiare l’origine e la composizione della chiazza marrone che galleggia a pelo d’acqua sul fiume. Verificare se si tratta di sostanze altamente nocive e pericolose. Occorre indagare per risalire anche ad eventuali responsabili che non possono rimanere impuniti.

Quanto sta accadendo nel fiume Carpino, oltre a deturpare l’ambiente, danneggia soprattutto lo stato delle acque fluviali distruggendo la flora e la fauna ittica. Da parte nostra non possiamo fare altro che lanciare un appello per sollecitare le istituzioni competenti ad intervenire per risolvere un problema che interessa tutti noi.

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