“Una domanda: ma i medici della guardia medica di Campobasso… vengono pagati?”.
Inizia con questa frase la denuncia pubblica postata sul suo profilo social da una cittadina molisana, Stefania Di Marzo che si è trovata ad avere a che fare con la sanità molisana.
“Ore 00.45.
Io, mio marito e mia figlia, 11enne.
Citofoniamo alla guardia medica di Campobasso in via Toscana.
Dall’oltre tomba risponde non so chi: “Che serve?”. Senza neanche un buonasera.
Avrei voluto rispondere: una birra fresca, grazie.
Ci apre dall’esterno una donna che giunge dal parcheggio. Entriamo e troviamo seduto dietro ad una scrivania un medico che, senza neanche alzare lo sguardo la testa ci chiede: che c’è?
Presentiamo il problema di nostra figlia. Lui la guarda un secondo senza neanche alzarsi dalla sedia e sentenzia scocciato: “è orticaria”.
Noi cerchiamo di spiegare episodi precedenti ma non interessa a nessuno dei due medici, con la donna in piedi al suo fianco… Tutto silenzio…
A quel punto capiamo che la donna forse è anch’essa una dottoressa… Forse…
Chiediamo aiuto sul da farsi ma riceviamo solo scortesia e superficialità.
Ci rendiamo conto che è meglio andar via (forse abbiamo disturbato il loro sonno?)
Ci rechiamo così presso la farmacia di turno dove, per fortuna, troviamo qualcuno che ci dà anche qualche dritta su come e quando dare tali medicinali prescrittici.
Quindi mi domando: i medici della guardia medica li paghiamo con i soldi pubblici?