aldo patriciello

di Tonino Atella

A riportarlo “casertace.net”, giornale del Casertano.

L’ “ira funesta” di Omero memoria ha appena “scatenato” l’europarlamentare molisano Aldo Patriciello, come riportato da “casertace.net”, giornale del Casertano. Pomo del contendere, stando al predetto foglio campano, sarebbero atteggiamenti e nomine in seno a Forza Italia varate ed avallate dal Sen forzista De Siano ed evidentemente non condivise dal politico venafrano. Veniamo alla questione, secondo quanto scrive “casertace.net”. “Forza Italia -attacca Patriciello- è diventato il club privato di De Siano”. Dopodiché sempre dal comunicato stampa dell’europarlamentare : “Dopo le recenti  nomine del coordinatore regionale di FI in Campania credo sia arrivato il momento di dire con chiarezza che la gestione portata avanti dal senatore De Siano non ha nulla a che vedere con la democrazia ed il confronto interno”. Ed ancora “La gestione del sen De Siano è ormai frutto di scelte che hanno poco a che fare con il confronto democratico all’interno di un partito che ama definirsi liberale come Forza Italia. Non c’è da meravigliarsi che il nostro partito sia passato dal 17% delle regionali 2015 al 5% delle ultime”.

Quindi, sempre riferendosi al predetto senatore : “Non mi meraviglia il fatto che abbia perso da candidato sindaco persino le amministrative a Lacco Ameno, il suo stesso Comune. Un partito non può essere un fortino chiuso e arroccato su se stesso,né deve somigliare ad un club privato in cui può crescere solo chi è gradito al coordinatore regionale. Io sono abituato a confrontarmi con gli elettori giorno dopo giorno. E soprattutto sono abituato ad essere eletto con le preferenze a differenza del sen De Siano la cui ultima elezione con le preferenze risale alle regionali del 2010, ben 11 anni fa”. La chiusa della reprimenda patricelliana : “Non è una questione di merito, ma di metodo. Credo sia un dovere morale sollevare un problema che è sotto gli occhi di tutti e sulla bocca di tantissimi amministratori e cittadini che non si sentono più adeguatamente rappresentati da una gestione che definire patriarcale é poco”. Ci saranno repliche e reazioni ? Se interverranno, volentieri verranno ospitate da questa testata giusta la legge sulla stampa.

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