Laghetto Venafro

La specie acquatica è accudita dalla gente del rione con cibo e tanta cura

Una cosa bella a vedersi, da ammirare a Venafro ? Certamente le anatre, non numerose per la verità, che vivono nelle acque del laghetto del rione Ciaraffella, tra gli angoli più suggestivi dell’intero abitato venafrano. Si è ad ovest della città e la zona è arricchita dalle abbondanti acque sorgive che sono tra i beni preziosi di  Venafro, anche se sulla storica fonte popolare delle Quattro Cannelle continua a campeggiare l’imperioso avviso municipale circa la non salubrità delle acque che vi sgorgano e quindi l’invito ad non attingerne e bere! Giusto a venti/trenta metri in linea d’aria dalle Quattro Cannelle, trovasi il bellissimo laghetto nel quale si specchia la Palazzina Liberty ed acque in cui vivono appunto alcune anatre. Sono bellissime nel loro piumaggio, scivolano silenziosamente su tali acque sorgive, fanno le “pulizie personali” immergendosi nelle acque ed adoperando il lungo becco lungo tutto il corpo, si avvicinano veloci ai bordi della loro “casa” naturale -il laghetto, appunto- non appena notano qualche persona che si avvicina e con gl’inconfondibili suoni che emettono “chiedono a gran voce” qualcosa da mettere nello stomaco, come verdure, pane ed altro.

E i venafrani non si sottraggono affatto, raggiungendo ben volentieri il laghetto di Ciaraffella per dar da mangiare alle ”loro” anatre. E gli animali quasi ringraziano, emettendo suoni, mangiando avidamente e quindi allontanandosi, tornando a scivolare sulle acque. Tutto questo di giorno ed a sera, come tutti gli esseri del creato, riposano dormendo. Lo fanno poggiandosi a riva, su pietre e terra a lato delle acque, ed infilando becco e testa nel piumaggio, a mò di morbido cuscino ! Ma non appena percepiscono che qualcuno le sta osservando nei pressi, leste si svegliano tornando a svettare e”gridare” col becco in alto, sperando in qualcosa da mangiare. Questa la bellissima vita della natura nelle acque del laghetto di Venafro, esistenza assicurata e protetta da tanti cittadini ambosessi che hanno come adottato le ”loro” bellissime anatre.

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