L’ufficio stampa del Comune di Isernia non ci sta e risponde a tono alle critiche ricevute dai quotidiani e dai cittadini.
Questa la nota del Comune:
“Dopo la lettura degli articoli che stamattina la stampa molisana ha riservato al concerto del prossimo 31 marzo, è opportuno fare alcune precisazioni che, per il vero, sarebbero superflue se qualche simpatico articolista non avesse infantilmente equivocato. “Biglietti” validi per assistere al concerto non esistono; infatti, nel comunicato stampa di martedì scorso il sostantivo biglietto non compare. È inesistente, dunque, anche la paventata “Bigliettopoli”, neologismo fuori luogo sia per la genesi grafica sia per il significato negativo ad esso attribuibile, del tutto irragionevole nel caso di specie. Esistono solo “inviti”, ognuno dei quali – come esplicitato nel comunicato in questione – dà diritto a due posti. Poiché la sala concerti dell’auditorium dispone di 700 poltrone, se ne deduce che il numero totale degli inviti possibili non può che essere 350. Questo calcolo banale, quasi noioso nella sua ovvietà, qualche tontolone ripetente l’ha trasformato nel più acrobatico esercizio aritmetico, favoleggiando sull’entità del dividendo e del divisore, sballando infine l’entità del quoziente. Solo così può spiegarsi come i 250 «posti» del predetto comunicato siano miracolosamente diventati 250 «inviti». Neanche alle elementari! Forse a Betsaida, due millenni fa.”
il capo ufficio stampa
Mauro Gioielli
Noi rinnoviamo l’invito a passare la serata in 500, magari d’epoca, a spasso per la città.