Si è svolto nel pomeriggio del 10 gennaio, presso la Sala Freda del Palazzo Ducale di Larino, l’incontro organizzato dal Bio-distretto dei laghi frentani dal titolo “Mite Molise: cibi sani, buoni e da mani esperte per dare valore al territorio – L’economia pulita come concreta occasione di crescita economica e sociale nel Bio-distretto”, un’occasione che, come ha sottolineato il sindaco di Larino, nonchè presidente del Bio-distretto, Pino Puchetti, segna il punto di partenza per una serie di incontri volti a sensibilizzare la comunità verso la gestione sostenibile del nostro territorio.

Al Convegno hanno preso parte due illustri ospiti: il dott. Lucio Cavazzoni, già presidente di “Alce Nero” ed il dott. Famiano Crucianelli, Presidente del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre, un bio-distretto che vanta già 7 anni di attività. Il dott. Crucianelli ha voluto sottolineare quanto sia importante mettere in campo un’economia circolare che ponga attenzione sia al valore sociale di un territorio che allo sviluppo di un’economia imprenditoriale, che coinvolga agricoltura, ambiente, turismo, energie alternative, in un periodo di grande crisi sociale che il nostro Paese sta attraversando.

Presente all’incontro anche il dott. Pasquale Di Lena, presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Bio-distretto dei laghi frentani, composto da professionisti di grande spessore che hanno stilato un piano di indirizzo strategico programmatico indicando, quali linee guida del loro impegno, la formazione, l’innovazione e la comunicazione e, tra le possibili linee programmatiche: la salvaguardia e tutela del Paesaggio e della Biodiversità, il recupero di un patrimonio importante quale quello dei semi, il recupero dei terreni marginali mediante la sulla e le api, la cura del bosco, il rilancio della filiera quercia-ghianda-maiale-salumi, il ripristino del pascolo come sviluppo di una sana alimentazione, la promozione dell’aglio del Molise, il recupero degli oliveti abbandonati, l’interazione tra produttori e altri soggetti delle filiere e la promozione del mercato globale, artigianale e contadino.

In rappresentanza dei produttori biologici è intervenuta Antonietta Pietropaolo che ha sottolineato quanto sia complesso fare agricoltura biologica e, di conseguenza, quanto valore può avere il Bio-distretto dei laghi frentani nella formazione e nell’affiancamento alle aziende biologiche e nel coinvolgimento di chi pratica invece un’agricoltura convenzionale, mediante progetti concreti che puntino a risultati tangibili.

Il biologico è una promessa importante – ha detto il dott. Lucio Cavazzoni – ed il Bio-distretto ha il compito di mettere in primo piano gli agricoltori che sono il vero motore di uno sviluppo progettuale, territoriale, ambientale ed economico di un territorio. Secondo il dott. Cavazzoni, fare biologico significa sostanzialmente: trattenere il valore della materia prima nel territorio di provenienza, senza ricorrere alla trasformazione della materia in altre zone del Paese; convincerci che il biologico vuol dire salute perché la produzione biologica è a favore della salute dell’uomo e dell’ambiente; fare biologico, infine, vuole dire fare rete.

Un convegno, dunque, ricco di spunti di riflessione molto importanti, fortemente voluto dal Presidente Onorario del Bio-distretto, dr. Giovanni Di Stasi, che ha sottolineato quanto sia importante, d’ora in poi, lavorare su una progettazione concreta, basata sullo sviluppo di un’economia pulita.

Tutto questo sarà possibile soprattutto grazie all’innovazione ed alla formazione. E, a tal proposito, assume grande valore l’idea del Vice-Sindaco di Larino, Maria Giovanna Civitella, che consiste nel coinvolgimento di tutti i Bio-distretti presenti sul territorio italiano al fine di invitare il Ministro dell’Istruzione a redigere una legge che preveda la formazione nel settore biologico in tutti gli Istituti Tecnici Agrari presenti in ogni Regione.

Prossimamente ci sarà un nuovo incontro durante il quale verrà presentato il libro “Italia Contadina – Dall’esodo rurale al ritorno alla campagna” di Rossano Pazzagli, componente del Comitato Tecnico Scientifico del Bio-distretto, e di Gabriella Bonini.

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