La Santa Manna di Venafro, aspetto storico/religioso di spicco della fede dei venafrani

Alla vigilia delle annuali ricorrenze patronali di metà giugno sene parla tantissimo, anche se in Basilica non appare più come una volta

 

Focus quest’oggi su un aspetto di assoluto rilievo per la fede dei venafrani : la Santa Manna. Il liquido, della cui non ancora ufficialmente definita natura fisica si dirà nel prosieguo dell’articolo, si raccoglie in maniera inspiegabile e nei momenti più impensati dell’anno -cioè sia in periodi piovosi che in altri dalla siccità prolungata- in fondo al pozzetto situato a ridosso del Sarcofago del Patrono San Nicandro nella cripta sottostante tale luogo di culto. Si raccoglie in quantità minima -quando ce n’è, in effetti manca dal 17 giugno 2022 … – in una pietra concava alla base del pozzetto, pietra non collegata con alcuna condotta naturale o artificiale. E quando è presente, i Frati dell’attiguo Convento Francescano ne attingono con apposito secchiello d’argento per distribuirla ai fedeli che ne chiedono per cospargersela sul corpo, berne o portarla a malati, allettati o persone impossibilitate a raggiungere la Basilica. E’ opinione diffusa in effetti che il liquido, la Santa Manna appunto, abbia qualità prodigiose, addirittura miracolose. A dimostrarlo nei tempi andati i numerosi “voti” donati al Convento ed esposti sino a qualche anno addietro nel chiostro del Convento stesso, quale prova del “miracolo” ricevuto per intercessione dei Santi Martiri di Venafro, “voti” poi rimossi per la ristrutturazione del sito religioso, riposti in apposita cassa per custodirli e che tanti chiedono che tornino ad essere riesposti  appunto a conferma della fede popolare. Nel passato tantissima e diffusa l’assoluta fede popolare verso la Santa Manna di Venafro. Oggi, in ragione anche della sua persistente ed inspiegabile assenza, la situazione è in parte diversa. Restano comunque le numerose testimonianze popolari circa le qualità superiori del liquido all’interno della Basilica di Venafro. Se ne ricorda qualcuna. Quella della popolana venafrana dei tempi andati che, raggiunta la Basilica in un pomeriggio estivo e avendo tantissimo caldo e sete, si mise nel palmo delle mani una quantità minima di Santa Manna ricevuta dai Frati e, bagnandosi il volto sudato, avrebbe detto, “Com’è fresca questa Manna !”, ritrovandosi però col viso ricoperto di rosso sangue ! Verità ? Fantasia ? Difficile dirlo, così come è difficile dire della natura fisica del liquido in questione. Decenni addietro un Vescovo della Diocesi d’Isernia/Venafro, stante le ripetute sollecitazioni popolari affinché si accertasse ufficialmente la natura di quanto si raccoglieva nel pozzetto a ridosso del Sarcofago del Patrono San Nicandro, ne fece attingere dai Frati una quantità contenuta per portarla in un laboratorio scientifico partenopeo perché finalmente si analizzasse. Settimane dopo però il Pastore Diocesano ricevette una telefonata dal laboratorio campano, dove lavoravano analisti suoi amici e conoscenti, i quali gli riferirono che la quantità di liquido portata loro era troppo minima per eseguire analisi ed accertamenti completi e scientificamente sicuri, sollecitando di portare loro altra Santa Manna. La cosa però non avvenne né la Chiesa ufficiale d’Isernia/Venafro ha più ritenuto di procedere a nuove analisi, per cui il mistero persiste e probabilmente tale resterà per sempre ! Tutto questo però non intacca affatto la fede popolare dei venafrani e di altri dei centri limitrofi nei confronti della Santa Manna, precisa testimonianza -secondo il sentimento popolare- della vicinanza dei Santi Martiri verso la collettività venafrana. Tant’è che il 17 giugno prossimo, ricorrenza di San Nicandro il Patrono di Venafro, si tornerà a far scendere il secchiello nello storico pozzetto, sperando di attingere finalmente gocce di Santa Manna. Vi provvederà, secondo storica consuetudine, il Guardiano e Custode di Basilica e Convento, Fr. Jossy Hernandez, con la speranza di tirarne in superficie del quantitativo seppure minimo, dandone entusiastica ed immediata comunicazione ai presenti in Basilica per l’annuale e solenne Pontificale. Lo scorso anno tanto avvenne e dai banchi della Basilica partì immediato e caloroso un fortissimo applauso ! La scena si ripeterà il prossimo 17 giugno 2023 ? E’ l’augurio sincero di tutti i venafrani per festeggiare alla grande il loro Santo Patrono, confortati dalla presenza della Santa Manna in Basilica !

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