Il Segretario SIAP Antonio Pelle
Il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, attraverso un comunicato stampa del Segretario Provinciale Generale di Isernia, componente della Direzione Nazionale Antonio Pelle, rivolge un’informativa al premier Renzi, in merito allo sciopero previsto per fine settembre, per il mancato sblocco del contratto di lavoro.

 Sorge il dubbio, inizia Pelle, che il Premier Renzi non sia stato correttamente informato sulla causa della rabbia degli uomini e delle donne in divisa.

Il presupposto di tutto resta lo sblocco del tetto salariale, senza questo impegno il dialogo non può neppure cominciare, pertanto lo sciopero è stato proclamato e tale resta.

Ebbene precisare che le FF. OO. Non chiedono lo sblocco del contratto e quindi un aumento di stipendio, come tutti pensano.

Siamo perfettamente consapevoli, prosegue il segretario Siap, della situazione economica catastrofica che l’intero paese sta attraversando, ma la nostra richiesta è il superamento del tetto salariale.

In particolare, il D.L. nr. 78 del 2010 che bloccava i contratti nella Pubblica Amministrazione, per il triennio 2011/2013, poi prorogato per il 2014 ed in questi giorni annunciato dal Ministro Madia anche per il 2015, era sostanzialmente viziato in quanto prevedeva il divieto di superare il tetto salariale del 2010.

Ed è proprio questo il punto fondamentale perché il nostro sistema di carriera si basa su qualifiche e progressioni è ciò comporta il 50% del nostro stipendio, unitamente alle cosiddette indennità accessorie, invece, nel pubblico impiego incide solo nella misura del 10%.    

Ovvero, se per concorso o anzianità vi è una progressione in carriera che comporta ulteriori incombenze e diverse mansioni, ne conseguono anche maggiori responsabilità che però non vengono remunerate in maniera adeguata.

Altra nota dolente, continua Antonio Pelle, sono le cosiddette indennità accessorie, fondamentali nel nostro sistema stipendiale che si compone soprattutto di straordinari, servizi notturni e festivi, reperibilità, cambi turno improvvisi, servizi di ordine pubblico, missioni.

In conclusione, o Renzi non ha compreso di cosa si tratta, visto che non si è mai parlato di aumento dello stipendio, o chi di dovere non ha saputo rappresentare la nostra situazione di disagio economico.

C’è da tener presente, inoltre, che a luglio i competenti Ministri Alfano, Orlando, Pinotti e Martina ci hanno rassicurato circa lo sblocco dei tetti salariali a partire dal prossimo novembre, mentre, e di questi giorni l’affermazione contraria del Ministro Madia.

In ogni caso i cittadini possono stare tranquilli, conclude il segretario provinciale Siap, non faremo mai mancare i servizi essenziali perché continueremo a produrre sicurezza anche a costo di sacrifici personali, come del resto finora fatto in silenzio, comunque cercando di far capire le nostre ragioni ai vari governi succedutisi in questi anni di blocco del tetto salariale.

                              

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