Il 25 novembre si celebra la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, istituita nel dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per invitare i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività che mirino a coinvolgere l’opinione pubblica, per informare e sensibilizzare sul grave problema.

Un invito accolto dalla Polizia di Stato con la promozione sul territorio di una costante campagna di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere attraverso il progetto denominato “…Questo non è amore”, ideato e promosso dalla Direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza con l’obiettivo di diffondere, superando stereotipi e pregiudizi, una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, rompendo la fitta rete di isolamento e vergona.

La Questura di Campobasso ha scelto – in questo Capoluogo – di fare rete con vari enti ed istituzioni, sindacati e associazioni antiviolenza che operano sul territorio, promuovendo, anche con il proprio patrocinio, l’iniziativa “Nessuna violenza, nessun violento” per dire NO, insieme e con determinazione, alla violenza sulle donne. Il ricco calendario di eventi, molti dei quali già svolti nei giorni scorsi, vedrà il suo culmine proprio nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” di domenica 25 novembre.

Nell’occasione, con “l’operazione camper” della Polizia di Stato, la Questura di Campobasso sostiene il progetto “…Questo non è amore” per l’intera giornata in Piazza Vittorio Emanuele, ospitando un’equipe specializzata costituita da personale dell’Ufficio Sanitario, della Squadra Mobile e della Divisione Anticrimine della Questura di Campobasso pronta a fornire informazioni sulla violenza di genere, anche mediante la distribuzione di materiale illustrativo, ma soprattutto ad incentivare l’opinione pubblica a far emergere il grave problema ed attestare la vicinanza della Polizia di Stato alle vittime di soprusi e violenze.

L’obiettivo è informare, garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere, farsi carico, fare rete, tracciare interventi e conservare la memoria. Nell’ambito dell’attività di contrasto alle fenomenologie criminali connesse alla violenza di genere, il Questore, quale Autorità di Pubblica Sicurezza, ha assunto nel tempo un ruolo d’assoluto e centrale rilievo nel campo della prevenzione della violenza domestica.

In tale contesto, uno dei più importanti provvedimenti di sua competenza è rappresentato dall’ammonimento che si sostanzia in un’intimazione di carattere preventivo, dissuasivo e cautelare e si traduce in vere e proprie prescrizioni comportamentali imposte, caso per caso, al soggetto cui il provvedimento è destinato, indicandogli anche, in sintesi, le possibili conseguenze di suoi comportamenti non conformi alla legge.

Anche questa provincia, purtroppo, non è esente dal fenomeno della violenza di genere. Nel corso del corrente anno sono stati 9 i provvedimenti di “ammonimento” emessi dal Questore di Campobasso, Caggegi, di cui 5 per stalking e 4 per maltrattamenti in famiglia.

Inoltre, su specifiche attività di indagine espletate dalla Questura di Campobasso e dal Commissariato P.S. di Termoli, sono state 8 le misure cautelari di divieto di avvicinamento alla persona offesa dal reato e dai luoghi da essa frequentati, emesse dall’Autorità Giudiziaria competente. Nr. 38 persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati riconducibili a situazioni connesse alle cc.dd. “relazioni interpersonali significative”.

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