di Tonino Atella

L’appuntamento nella serata del primo giugno presso il Santuario dei SS Martiri Nicandro, Marciano e Daria di Venafro, la Basilica del Santo Patrono

“Ora viene il bello”, è uno dei passaggi del manifesto diffuso dalla Diocesi d’Isernia/Venafro per annunciare anche nel Molise dell’ovest -così come avverrà in tutt’Italia- “La Notte dei Santuari”, serie di appuntamenti di fede, preghiere e riflessioni per ciascun credente. Ed ancora “Guarda il cielo e conta le stelle” è scritto sempre nell’ambito della citata iniziativa che prenderà le mosse nella serata di martedì 1 giugno (h 21.00) presso il Santuario Diocesano dei Santi Nicandro, Marciano e Daria di Venafro, meglio conosciuto come Basilica di San Nicandro. Nella circostanza ci sarà l’apertura della Porta della Speranza ed a seguire la Veglia di Preghiera presieduta dal Vescovo Diocesano Mons. Camillo Cibotti. Nei giorni successivi in programma anche diversi altri appuntamenti di fede, tra cui l’atteso pellegrinaggio a piedi dalla Basilica di San Nicandro e sino alla Chiesa di Sant’Antuono, nel centro storico di Venafro, in ricordo di San P. Pio che nel novembre del 1911 vi si recava a confessare, intrattenendo  anche fanciulle e fanciulli della parrocchia con piacevoli e divertenti giochi e canzoncine mariane.

All’epoca il Frate da Pietrelcina aveva 24 anni, da un anno era stato consacrato sacerdote e già mostrava evidenti doti di notevole umanità socializzando d’istinto con tutti, dai minori agli adulti di Venafro.  Ricordiamo in breve l’importante presenza di San P. Pio a Venafro. Il Frate dalle Stimmate stette al Convento Francescano di Venafro per 40 giorni per riprendersi fisicamente e rientrare a San Giovanni Rotondo dopo essere stato visitato da illustri medici napoletani date le sue precarie condizioni di salute. In effetti l’aria e l’ambiente dell’estremo Molise dell’ovest gli giovarono tantissimo, tant’è che si riprese perfettamente e poté rientrare col pieno delle proprie forze in Puglie per la Novena dell’Immacolata. Nella sua breve -ma intensa sotto il profilo socio/pastorale-permanenza a Venafro, dove San P. Pio non avrà più occasione di tornare, importante fu anche il suo legame con un sarto del luogo, il 23enne Eligio Atella, sacrestano della Chiesa di Sant’Antuono, il luogo di culto cittadino frequentato dal Frate dalle Stimmate. Tra i due quasi coetanei nacque spontanea una bellissima amicizia che proseguirà poi una vita intera come testimonia il loro successivo scambio epistolare, lettere tanto importanti e significative da entrare a far parte nella successiva causa di beatificazione e santificazione di San Padre Pio. Di questo ed altro ancora si parlerà nel corso del pellegrinaggio di cui innanzi, quale parte integrante de “La Notte dei Santuari” della Diocesi d’Isernia/Venafro

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