Avvio in linea per le rossoblù, che pagano il parziale subito nel secondo periodo. Sul finale grande reazione per i #fioridacciaio. L’analisi di coach Sabatelli: «Ci prendiamo l’avvio e la reazione finale. Nel secondo quarto offerto loro il campo aperto»

LIMONTA COSTA MASNAGA 75

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 63

(17-17, 45-28; 66-44)

COSTA MASNAGA: Villa M. 15 (6/12, 0/2), N’Guessan (0/1), Del Pero 21 (4/6, 4/9), Jablonowski (0/4, 0/1), Nunn 17 (6/8, 0/2); Spinelli 4 (1/3, 0/1), Allievi 7 (2/2, 0/1), Kovatch 11 (1/3, 3/3), Toffali (0/1 da 3), Villa E. (0/2), Osazuwa. Ne: Labanca. All.: Seletti.

CAMPOBASSO: Bonasia 12 (3/8, 2/3), Giardina 15 (5/9, 1/3), Gorini 14 (2/6, 2/6), Sanchez 3 (0/4, 1/4), Bove 5 (1/5, 1/4); Egwoh 2 (1/1), Marangoni 5 (1/3, 1/4), Quiñonez 7 (2/4). Ne: Mancinelli e Falbo. All.: Sabatelli.

ARBITRI: Foti (Milano), Castellaneta (Bolzano) e Ferrara (Ferrara).

NOTE: black-out elettrico al tabellone per cinque minuti sul 68-54 a 6’32” dalla fine del quarto periodo, partita sospesa e poi ripresa. Uscite per cinque falli Bove (Campobasso) ed Allievi (Costa Masnaga). Fallo tecnico a Bove (Campobasso). Fallo antisportivo per Marangoni (Campobasso). Tiri liberi: Costa Masnaga 14/20; Campobasso 9/12. Rimbalzi: Costa Masnaga 42 (Nunn 14); Campobasso 37 (Bove 7). Assist: Costa Masnaga 24 (Villa M. 7); Campobasso 15 (Bonasia 4). Progressione punteggio: 9-7 (5’), 32-20 (15’), 57-40 (25’), 68-56 (35’). Massimo vantaggio: Costa Masnaga 24 (68-44); Campobasso 2 (0-2).

Quarto referto giallo in successione per La Molisana Magnolia Campobasso che, a Costa Masnaga, riesce a restare in scia nel primo quarto, ma – complici ulteriori problematiche fisiche (nello specifico per Amatori, nemmeno partita per la Lombardia, e Mancinelli, a referto ma spettatrice della contesa per una noia dell’ultimo minuto) – finisce con il subire il dinamismo e la profondità delle avversarie che riescono a prendere due punti di tutta sostanza, nonostante un ultimo periodo di piena sostanza concluso con un 19-9 a favore dei #fioridacciaio.

FORTE EQUILIBRIO Dopo il primo canestro siglato da Gorini (0-2), Costa Masnaga prova a fuggire, ma le magnolie riescono a rimanere in corsa, nonostante i tentativi di strappo delle rossoblù. La tripla di Gorini ed i canestri di Bonasia ed Egwoh tengono in scia le rossoblù che impattano a quota diciassette con un tiro libero di Giardina.

STRAPPO FATALE Qualche palla persa di troppo consente alle lombarde di provare a dar vita ad un primo break che, complice già il bonus in difesa per le campobassane, consente alle padrone di casa di arrivare sul +7 del 27-20. Le padrone di casa prendono un margine anche in doppia cifra, ma Giardina con un gioco da tre punti prova a riavvicinare i #fioridacciaio. Kovatch replica prontamente e con un’altra conclusione dall’arco dei tre punti amplia il margine. Ci pensa Matilde Villa a completa un parziale di 28-11 con cui si va all’intervallo lungo sul 45-28.

VENTELLO AMPIO Al rientro le magnolie cercano di risalire la china e provano, con grande determinazione, a restare in linea di galleggiamento con Giardina e Bonasia. Gorini con una tripla dà alle sue ulteriore coraggio, ma c’è ancora Matilde Villa a dare sostanza alla produzione offensiva delle pantere lombarde. Giardina non ci sta, ma Costa Masnaga con due canestri facili si porta oltre il ventello del 63-42 e chiude il quarto sul 66-44.

RIENTRO COSTANTE L’avvio del quarto periodo pare vedere le padrone di casa pronte ad andare in scioltezza (68-44), ma qui un parziale di 10-0 per le rossoblù, ispirato dai canestri di Quiñonez e Bonasia e dalle triple di Marangoni e Bove, riporta i #fioridacciaio sino al meno quattordici del 68-54. In questa fase – nell’impianto di gioco, complice un calo di tensione – con 6’32” ancora da giocare si materializza un black-out elettrico che manda in panne il tabellone per cinque minuti. Gorini, con un 2/2 dai liberi, porta le magnolie a quattro possessi di distacco. Ancora Gorini rimette le sue a meno dieci (68-58). Del Pero chiude il break delle campobassane (70-58). Poi l’antisportivo comminato a Marangoni ed il tecnico sanzionato a Bove (sinonimo anche di quinto fallo per la lunga casertana) portano ad un finale con un quintetto small ball per le molisane in campo con cinque ‘piccole’ e con un gap di dodici lunghezze registrato a referto chiuso.

CUORE D’ACCIAIO Mimmo Sabatelli, a gara conclusa, analizza la prestazione delle sue a tutto tondo. «Stavolta – argomenta – siamo partiti bene ed abbiamo anche tenuto il ritmo dalla nostra. Poi, purtroppo, nel secondo periodo abbiamo esagerato nelle soluzioni perimetrali ed abbiamo concesso loro il campo aperto. Devo fare, però, i complimenti alle ragazze perché, seppur con diverse problematiche fisiche, non ultime quelle di Amatori e Mancinelli, hanno saputo metterci tanto carattere e risalire con costanza dal -24, quando tanti altri avrebbero mollato, sino al meno dodici. Purtroppo, anche il break causato dalle problematiche al tabellone ha finito per farci perdere un po’ d’inerzia, ma è anche vero che sul meno dieci eravamo al fondo delle nostre energie. Pazienza, andiamo avanti e ci prendiamo quanto fatto di buono nel primo e nel quarto periodo. Ora abbiamo davanti una montagna da scalare, come quella ragusana, tanto più con l’innesto di Harrison tra le isolane. Come ho detto alla fine alle ragazze, considerando che siamo senza le nostre nostre straniere e, in particolare, senze le titolari tra le lunghe e nello spot di tre, dobbiamo serrare con forza le fila e preparaci in prospettiva del 2021, quando ci auspichiamo che, al completo, recuperando un po’ tutti gli infortuni, possa iniziare appieno il nostro campionato. Nulla, però, potrà toglierci il cuore, la voglia di fare ed il grande orgoglio messi sul parquet anche in questa circostanza».

ULTIMA INTERNA Per le magnolie, ora, domenica ci sarà l’ultima interna del girone d’andata corrispondente anche all’ultimo match in Molise per l’anno solare 2020. Di fronte a loro, le rossoblù avranno una big come Ragusa con l’intento di provare a dare una sterzata all’attuale momento, contando, magari, anche sul rientro di qualche elemento alle prese con questa lunga sequenza di acciacchi fisici

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