di Tonino Atella

Testimonianze e riscontri della plurisecolare fede popolare dalle ricerche del prof. Mario Giannini, già docente di materie letterarie al Liceo Classico “Giordano” di Venafro.

Esagerazioni o riscontri storici, e quindi realtà di fatto ? Assolutamente niente di inventato, bensì situazioni effettive, tant’è l’opportunità di soffermarvisi con dati alla mano per entrare nel merito ed attestare conseguentemente la pregressa realtà sociale e di pensiero di Venafro e della sua popolazione nel corso dei secoli. Stando a ricerche condotte dal prof. Mario Giannini, già docente di materie letterarie al Liceo Classico “Giordano” della città e studioso della storia della chiesa a Venafro nel corso dei secoli, emerge una peculiarità assoluta nel pregresso della storia religiosa locale: Venafro aveva al suo interno, tra centro abitato e contado, ben quarantotto chiese ! Dal che la ricorrente e nient’affatto fantasiosa denominazione di “Venafro e le sue 40 Chiese”, un numero addirittura in difetto data l’effettiva realtà storica ! In effetti nell’abitato comunale se ne contavano 22, nel contado altre 26. Cifre inventate e prive di fondamento storico? Assolutamente no, bensì dati e documenti alla mano a confermare il tutto ! “E’ quanto si ricava ufficialmente -informa il citato ex docente delle Superiori Statali- dalla Bolla Pontificia di Papa Alessandro III che nel 1.172, trasmettendo il predetto documento all’allora Vescovo della Chiesa di Venafro, Mons. Rainaldo, ed ai canonici del tempo, riconosceva ed ufficializzava il preciso numero di chiese in loco con le rispettive proprietà terriere di pertinenza : 22 nell’abitato venafrano del periodo ed altre 26 chiese nel resto del Contado di Venafro”.

Dati indubbiamente rilevanti, nove secoli addietro all’incirca. Venendo a tempi più vicini a noi, qual’era la consistenza numerica dei luoghi di culto a Venafro ? “Sino a due secoli addietro – è sempre il prof. Giannini a riferirlo- a Venafro centro c’erano ben 35 chiese ! Numero che attesta la fede ed il fervore religioso dei venafrani del centro e dell’intero contado”. La situazione attuale ? Quantitativamente diversa, è ovvio e naturale, ma pur sempre importante. Basta citare la presenza della Porta Santa sulla destra dell’ingresso principale della Cattedrale cittadina, quale privilegio religioso nient’affatto diffuso in Molise a ribadire lo spessore storico e sociale della fede religiosa nell’attuale quarta città della regione per consistenza socio/economico/demografica nel corso dei tempi. Con essenziali accenni all’attualità religiosa di Venafro si conclude questa ideale “passeggiata” nel ricco patrimonio cittadino di fede, segnalando alcune ma significative testimonianze religiose oggi a Venafro. Due soli esempi presi a caso, giusto per dare l’idea : la Storica Chiesa di S. Maria de Mangrellis nel tipico rione delle Manganelle, nord della Venafro Antica, di cui restano in piedi solo poche pietre della facciata principale sempre in attesa di sistemazione e restauro, ed il datatissimo ed assai bello Crocifisso ligneo esposto nella navata laterale della Basilica di San Nicandro, il Patrono della città. Testimonianze della fede popolare venafrana nel corso dei secoli, di cui la città -una volta detta … “dalle 40 Chiese”- a ragione mena vanto.

 

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