L’interrogativo all’indomani della recente sentenza della Cassazione che ha di fatto reintegrato i consiglieri estromessi nel 2020 con l’abolizione della surroga

 

Destinato a diventare un caso, addirittura un “casus belli”, ovviamente di parole e carte bollate, si presume! E’ quanto si prospetta nel Consiglio Regionale del Molise alla vigilia della prossima assemblea politica molisana di martedì prossimo e all’indomani della recente sentenza della Cassazione che di fatto ha reintegrato in Consiglio i consiglieri estromessi il 20 luglio 2020 con l’allora abolizione della norma della surroga per decisione congiunta di maggioranza ed opposizione, tolte poche eccezioni. In effetti i giudici di Cassazione hanno  sentenziato che non si poteva cancellare la legge vigente in materia di surroga, ossia lasciar accedere in consiglio al posto degli assessori i primi non eletti, per cui la domanda  sostanziale : verranno convocati per partecipare al Consiglio Regionale di martedì prossimo Filoteo Di Sandro (FdI) ed Antonio Tedeschi (Popolari) e quindi anche Massimiliano Scarabeo (FdI) e Paola Matteo (Orgoglio Molise), ossia quanti avevano impugnato la decisione dell’assemblea molisana circa la surroga e ai quali ha appena “sorriso” nel merito la sentenza della Cassazione ? Sulla delicata ed intricata questione si attendono decisioni ad horas. Nel frattempo cerchiamo di ripercorrere l’intricata matassa della vicenda surroga/no, surroga/si che sta scuotendo il mondo politico regionale. Il 20 luglio 2020 il Consiglio Regionale del Molise estromette dall’assemblea Massimiliano Scarabeo(FdI), Antonio Tedeschi (Popolari), Filoteo Di Sandro (FdI) e Paola Matteo (Orgoglio Molise), coloro cioè che erano entrati o stavano per entrare in assemblea con la norma della surroga : ossia l’accesso in consiglio per surroga da parte dei primi non eletti che subentravano a quanti accedevano in giunta quali assessori. Gli estromessi non ci stanno e ricorrono alle vie giudiziarie, sostenendo che la norma della surroga non poteva abolirsi. Trascorrono quasi quattro anni nel corso dei quali le prime sentenze non sono favorevoli ai ricorrenti, ma pochi giorni addietro la Cassazione sentenzia che la surroga non andava abolita: ergo, i predetti quattro tornano in gioco, pardon tornano o entrano per la prima volta in Consiglio Regionale, ovviamente una volta convocati! E proprio in queste ore si starebbe decidendo nel merito da parte della Giunta Regionale, cioè se in punto di diritto dover convocare o meno i quattro! Tutto qui il cosiddetto “casus belli”? No! C’è dell’altro e di sostanza! Riguarda il “quantum” che spetterebbe ai quattro una volta reintegrati nell’assemblea politica regionale a far data dal 20 luglio 2020, giorno della decisione di estrometterli. “Quantum”, leggi arretrati, cui si potrebbero aggiungere le richieste di danni morali e materiali da parte degli estromessi, sempre che i quattro decidano di attivare siffatte richieste. Situazione quindi decisamente complessa, ingarbugliata e tutta in gran parte ancora da leggere, ivi compresa la delicatissima questione da chi dovuti, a chi toccherebbero gli eventuali rimborsi, risarcimenti ect. ai non surrogati! Si pensa proprio che se ne sentiranno delle belle a breve e per lungo tempo …

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