La consigliera di parità regionale respinge le pesanti e gravi accuse della dimissionaria presidente della Commissione per la parità e le pari opportunità della Regione Molise. In realtà se ella vuole ricercare le cause delle sue dimissioni, deve trovarle esclusivamente nei suoi comportamenti, che hanno alimentato un insopportabile clima di scontro e di paralisi all’interno della Commissione, impedendo ogni attività. Più precisamente: ha impedito alla consigliera di discutere le proposte di azioni positive portate alla Sua attenzione sin dallo scorso maggio per l’inoltro alla Commissione. Ora bisogna guardare al futuro e restituire alla Commissione le funzioni di collegialità e propositivita’ che le sono proprie e di cui è stata esautorata dalla gestione presidenziale.

La cons. di parità Giuseppina Cennamo

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