di Serena Verrecchia

BASKET VENAFRO: Cocozza 3, Inforzato ne, Cardarelli 4, Montanaro 9, Cotugno ne, Pirozzi 3, Minchella 3, De Santis 6, Santoro, Cancelli, Liburdi 26, Barreiro 4

JUVECASERTA: Mastroianni 11, Iavazzi 14, Raquena 7, Porfidia 16, Del Vaglio 1, Mandic 18, Iovinella ne, Romanelli, Pisapia, Vigliotti, Nacca 6, Pagano.

9-16
22-33
37-52
58-73

Resta ferma a quota 4 punti in classifica la Siem Basket Venafro dopo il match casalingo con la JuveCaserta, attualmente a punteggio pieno e candidata alla testa del girone. Alla quinta giornata, gli uomini di coach Valente arrivano con due vittorie e una sconfitta (la prima era di riposo), rimediata proprio in casa con Sant’Antimo. La Siem prova ad aggiudicarsi il primo referto rosa tra le mura del Pedemontana, ma difronte ha una formazione che, pur priva di Desiato, riesce a segnare di più e soprattutto a sbagliare di meno (35,9% contro il 46,2% nei tiri da 2). La formazione di casa parte bene anche se produce poco a livello di punti (solo 22 in venti minuti effettivi). Difensivamente i venafrani tengono, ma una serie di break e la confusione generata da fischi arbitrali, palle perse e contropiedi subiti, alla fine premia i campani, che riescono a macinare vantaggi sempre più consistenti. È mancato l’apporto di De Santis, che nelle scorse gare è stato in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista, e l’espulsione di Barreiro nei minuti decisivi del finale ha contribuito ad allontanare definitivamente la speranza di rimonta della Siem.

Coach, cosa è saltato nel piano partita, se qualcosa è saltato, e quali sono state le criticità nella gara con Caserta?

Nei primi due quarti credo che abbiamo giocato una buona pallacanestro, alternando tutte le soluzioni possibili. Ovviamente fare 22 punti indica che ci sono state delle carenze ma credo che siano state prettamente dal punto di vista realizzativo. Abbiamo preso per lo più buoni tiri senza fare canestro e anche dal punto di vista difensivo abbiamo retto, tenendoli sotto la loro media.
Nella seconda parte purtroppo il nervosismo l’ha fatta da padrone e ha compromesso il nostro rendimento. In una partita che è stata sempre in mano a Caserta, abbiamo rimediato 1 antisportivo, 4 tecnici e 3 espulsioni e abbiamo chiuso il terzo quarto con 7 falli fischiati a noi e 2 a loro. Ho tentato per tutta la partita di avere un dialogo tecnico con gli arbitri, ma me lo hanno sempre negato e questo ha contribuito a far salire il nervosismo mio e della panchina.

Le ultime uscite non sono state proprio positive in termini di resa complessiva della squadra, dove sta il problema?

Il problema è nella netta differenza tra come ci alleniamo e come andiamo in campo. Durante la settimana vengono fatte e provate cose molto soddisfacenti, ma poi in campo ci scolliamo alla prima difficoltà. Le motivazioni di questa netta differenza vanno approfondite al più presto perché il campionato è molto corto.

Un pronostico sulla partita di mercoledì a Mondragone?

Bisogna vincere per blindare il terzo posto e tenere una fiamma accesa per giocarci il secondo posto in trasferta contro la perdente tra Caserta e Sant’Antimo, qualora ce ne fosse una che avrà due sconfitte tra andata e ritorno.

Si torna dunque subito in campo, mercoledì sera a Mondragone, prima della sosta pasquale. Coach Valente dovrà fare a meno di Cardarelli dopo la lussazione alla spalla rimediata nella gara di ieri. Ma l’obiettivo resta vincere per portare a casa i 2 punti.

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