Verifica Tavolo Tecnico Ministeriale sul Piano di Rientro dal disavanzo sanitario in programma il 3 aprile al Ministero dell’Economia.

Tavolo Tecnico di Verifica Interministeriale sul Piano di Rientro dal Disavanzo Sanitario della Regione Molise del 27.03.2007 del 3 aprile 2012. Istanza di chiarimento su procedure, competenze e funzioni istituzionali distinte tra Consiglio dei Ministri, Commissario ad Acta, Sub-Commissari, Parlamento, Presidente della Giunta Regionale, Assessore Regionale alla Sanità, Direttore Generale, Consiglio Regionale del Molise e Commissione Consiliare Regionale Sanità.

In riferimento alla riunione di verifica tecnica interministeriale sul Piano di Rientro dal disavanzo sanitario della Regione Molise firmato il 30.03.2007, convocata presso il Ministero dell’Economia il 3 aprile 2012 :                                                                                                                                                                                                                                
Vista l’Ordinanza del TAR Molise n. 00052 depositata il 23.03.2012 che in attuazione del pronunciamento cautelare del Consiglio di Stato ha obbligato il Commissario ad Acta a ripristinare i posti letto all’Ospedale di Larino (CB) stante la carenza di potere del Commissario ex-Sentenza della Corte Costituzionale n.361/2010;

Lette le motivazioni addotte dal Consiglio dei Ministri nella Delibera assunta il 23.03.2012 di impugnativa della legge finanziaria regionale n. 2 del 26.01.2012 con specifico riferimento agli art. 67, 68 e 69 che trattano la materia sanitaria con argomentazioni giuridiche opposte a quelle citate dal Consiglio di Stato e dal TAR Molise e menzione delle Sentenze della Corte Costituzionale n. 193/2007 e n. 78/2011 e in particolare il virgolettato “  ….che le funzioni del Commissario ad Acta, devono essere poste al riparo da ogni interferenza degli Organi regionali “;

Visti inoltre l’art. 1 comma 180 delle legge 311/2004, l’Intesa Stato – Regioni del 23 marzo 2005, l’art. 4 del D.L. 159/2007 convertito nella legge 122/2007, l’art. 8 comma 1 della legge n.131/2003, l’art. 1 comma 796 lettera b) della legge 27.12.2006 n. 296, la legge n. 191/2009, le Delibere del Consiglio dei Ministri del 23.10.2010, del 24.07.09, del 9.10.09, del 31.05.11 e del 20 gennaio 2012, nonché la diffida del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2010 con cui si è avviata la procedura ex- art. 2 comma 84 della legge n. 191/2009 sulla destituzione del Commissario ad Acta e letti e i Verbali del Tavolo Tecnico di Verifica Ministeriale delle riunioni tenutesi il 19.05.2010, 8.07.2010, 29.10.2010, 6.04.2011 e 20 luglio 2011;

Considerate le prescrizioni dalla lettera A) alla lettera H) della Delibera del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2012 intimate al Commissario ad Acta in continuità con la diffida del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19.05.2010  ex-art. 2 comma 84 legge 191/09, finalizzata alla sostituzione del Commissario ad Acta, in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi fissati dal Piano di Rientro e dei Programmi Operativi;

Aquisito che dai Tavoli Tecnici di Verifica Interministeriale del 19.5.10, 8.07.10, 29.10.10, 06.04.11, 20.07.11 e 20.01.12 è emerso costantemente il mancato rispetto delle prescrizioni fatte con permanenza del disavanzo sanitario, incremento massimo delle addizionali e delle imposte regionali, abbassamento progressivo della qualità del servizio sanitario fino a compromettere l’esigibilità dei livelli essenziali di assistenza, svuotamento della sanità pubblica, carenza di controlli su acquisto di beni e servizi, strutture private, DRG e SDO, incentivi al personale e assenza di provvedimenti sulle principali emergenze del sistema  ( decessi per patologie cardiovascolari, Unità Operativa di Pronto Soccorso con connesso servizio territoriale di urgenza – emergenza, impossibilità di copertura dei turni nei reparti ospedalieri, paralisi della medicina territoriale con cronici ritardi sull’attivazione delle Residenze Sanitarie Assistite, sulla lungodegenza e sulla riabilitazione post-acuzie, ecc. );

                                                             SOLLECITO

1)      L’assunzione dei provvedimenti previsti dall’art. 2 comma 84 e 85  della legge 23 dicembre 2009 n. 191, qualora ne ricorrano i presupposti di fatto e di diritto, per la sostituzione del Commissario ad Acta e/o per una funzione di Soggetti Attuatori di Sub-Commissari nel ruolo di Direttore Generale dell’ASREM così che gli obiettivi del Piano di Rientro e dei Programmi Operativi possano essere concretamente rispettati;

2)      Il chiarimento sulle attribuzioni dei poteri di delega previsti dall’art. 120 della Costituzione dal Consiglio dei Ministri ai Commissari ad Acta e in particolare sull’Organo Istituzionale deputato ad adottare il Piano Sanitario Regionale 2012-2014;

3)      La risoluzione del contenzioso insorto con le pronunce contrastanti della Corte Costituzionale che producono da parte della Magistratura Amministrativa e Contabile, atti di annullamento dei Decreti del Commissario ad Acta rendendo ingestibile il Piano di Rientro ed i Programmi Operativi;

4)      La garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza per i cittadi
ni residenti nella Regione Molise pregiudicati da 5 anni di gestione inefficace, ragionieristica, arbitraria e monocratica, del Piano di Rientro del Disavanzo Sanitario col superamento di un modello di controllo ministeriale meramente economicistico, inconcludente ed incapace di giungere a indirizzi vincolanti per il Commissario ad Acta, più volte oggetto di prescrizioni messe a verbale che non hanno prodotto alcun effetto pratico;

5)      L’avvio delle procedure previste dal Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n. 149 pubblicato sulla G.U. n.219 del 20.09.2011 all’art. 2 commi 1), 2), 3), 4), 5), 6) e 7) in applicazione dell’art. 2 commi 77, 79, 81, 83, 84, 86 della legge n. 191 del 23 dicembre 2009,  dall’art. 6 del D.L.vo n. 68 del 6 maggio 2011, dell’art. 126 della Costituzione, dell’art. 8 della legge 5 giugno 2003 n. 131, dell’art. 3 comma 2) del D.L. 68/2011 e dell’art. 18 della legge 5 maggio 2009 n.42.

  Michele Petraroia
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