A lanciare l’appello su Facebook è l’architetto Franco Valente.

“Un tesoro d’arte che ha bisogno urgente di un intervento per impedire il degrado!

Ho deciso di fare una visita a San Cosmo di Isernia. Non ci andavo da qualche anno. Ho trovato sul sagrato padre Jean-Pierre, un sacerdote simpaticissimo del Madagascar, che stava pulendo il piazzale. Attorno sembrava che ci fosse passata la guerra. Gli accessi pedonali da Isernia sono interdetti. I gradini, realizzati in legno da un architetto (di cui preferisco evitare il nome perché mi ricorda i guai che mi ha fatto passare), sono tutti marci!

Intorno al santuario sconvenevoli recinzioni rosse sono state poste a protezione di parti pericolanti. Il portico è inzuppato di acqua come se il tetto avesse ricevuto una granata. Il dramma continua all’interno. Questa basilica probabilmente è l’unica chiesa italiana in cui tutte indistintamente le storie dei santi medici Cosma e Damiano sono rappresentate in grandi dimensioni. Uno degli autori degli affreschi fu quell’Agostino Beltrano che nei primi anni del Seicento a Napoli era allievo e collaboratore di Massimo Stanzione.

Tutta la parete di sinistra è impregnata di acqua che sta mandando alla malora questo straordinario ciclo di pitture! Ho detto a padre Jean-Pierre che nel Molise i soprintendenti sono i veri cristiani: lavorano per l’eternità e non possono pensare alla protezione dei monumenti”

Articolo precedenteUncem chiede alle Regioni una legge contro il dissesto idrogeologico. Paglione: “Un appello positivo, da accogliere”
Articolo successivoA Castelfidardo sarà gemellaggio artistico tra la fisarmonica marchigiana e la zampogna molisana