Riceviamo e pubblichiamo

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un profluvio di parole, di esternazioni, di contestazioni e di indignazioni sulla questione strisce blu “SOSTE A PAGAMENTO” del Comune di Isernia ma tutto questo ha prodotto solo chiacchiere portate via dal vento.

Per quanto ci riguarda, non appena è partita concretamente l’operazione “strisce blu”, con la perimetrazione degli stalli lungo le vie cittadine, il Gruppo Cittadini Attivi, ha chiesto conto direttamente alle strutture comunali, delle anomalie che si stavano verificando, ricevendo assicurazioni che tutto si sarebbe risolto in brevissimo tempo, grazie all’interlocuzione che la Giunta Comunale stava portando avanti con la Ditta aggiudicataria del servizio.

Ma a seguito della transazione sottoscritta tra il Comune di Isernia ed il gestore del servizio, il quadro dei fatti è mutato completamente e a quel punto, abbiamo chiesto ai consiglieri comunali Mino Bottiglieri e Ritapaola Formichelli, il supporto per l’elaborazione di un esposto alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e all’ANAC.

Oggi quell’esposto è stato depositato e con tale atto abbiamo chiesto ufficialmente agli organi della magistratura, ognuno per le proprie competenze, di far luce su tutta la scellerata gestione di tale servizio.

In effetti, non ci si può limitare alle proteste e alle contumelie, del tutto inefficaci, lanciate sui social network contro la Giunta e contro il Sindaco ma bisogna produrre atti concreti e sollecitare l’autorità giudiziaria a svolgere il proprio dovere, al fine di indagare e verificare se le procedure seguite sono legittime oppure, al contrario, se vi sono state violazioni di legge, anche evidenti a parere degli scriventi.

Dalla disamina degli atti a nostra disposizione, infatti, emerge chiaramente che attraverso un’anomala procedura è stato stravolto il bando originario e, con una successiva transazione priva del parere dei Revisori, è stato “di fatto” aggiudicato un appalto milionario senza il rispetto della procedura che prevede un bando di gara.

Abbiamo segnalato che, in seguito a tale transazione, la ditta aggiudicataria del servizio realizzerà un minor numero di posti auto coperti (più onerosi) che sono stati sostituiti da stalli scoperti e, cosa che lascia stupiti, tutti i parcheggi sono concentrati nelle strade del centro urbano al fine di consentire un guadagno assicurato alla ditta aggiudicataria, mentre in interi quartieri (pure molto frequentati e popolosi come quello di San Lazzaro) non è previsto alcun parcheggio a pagamento.

In sostanza, tutto appare come un esclusivo vantaggio per il privato a discapito dell’Ente pubblico e, di conseguenza, a discapito dei cittadini.

Non si può sottacere nemmeno la circostanza, ai limiti dell’assurdo, nella quale il Sindaco di Isernia ha dichiarato, pubblicamente, che nessuno si è preoccupato d’inserire per iscritto nella transazione misure a favore della cittadinanza ma di aver preso “accordi verbali” con la ditta aggiudicataria: in questo modo confermando che l’appalto è stato gestito senza il rispetto delle norme basilari di trasparenza.

Tempo fa, lo stesso Sindaco di Isernia, in dichiarazioni pubbliche, ha affermato di aver trasferito alla Procura della Repubblica, alcuni atti e documenti riguardanti le “soste a pagamento” ma, a seguito delle mutate condizioni, abbiamo tuttavia chiesto agli organi inquirenti di acquisire anche gli atti successivi, ivi compresi quelli riferiti all’atto di transazione sottoscritto tra la ditta aggiudicataria ed il Comune di Isernia.

Non sappiamo se altri hanno presentato, dopo gli annunci, altri esposti sulla faccenda ma vogliamo invitare i cittadini che si sentono in qualche maniera danneggiati, a non limitarsi alle proteste verbali ma a denunciare i fatti e le circostanze che appaiono illegittime: saranno gli Organi competenti che dovranno indagare e, se rileveranno violazioni di legge, danni erariali, negligenze e/o inattività della pubblica amministrazione, sanzioneranno chi ha commesso tali violazioni.

Gruppo Cittadini Attivi

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