Potrebbe chiudere è il reparto di ‘Neurofisiopatologia’ dell’ospedale “F. Veneziale” di Isernia. A sostenerlo è il comitato “In seno al problema”, attraverso il suo portavoce Emilio Izzo.
«Siamo certi, Isernia, la sua provincia e i suoi ospedali, sono nella mappa dei territori da sopprimere! Non può esserci altra spiegazione! Nessuno più riesce a nascondere la morte della città, solo i tanti amministratori eletti in consiglio regionale, presi come sono a difesa del proprio tornaconto, ancora restano in silenzio nonostante le numerose sollecitazioni che provengono dai cittadini!
E vediamo se, al sentire di questa nuova idiozia, riescono a scrollarsi di dosso questa cappa di protezione personale per dedicarsi ad un bene pubblico! Ebbene, ancora non si sono spenti gli echi delle nostre iniziative a difesa del reparto di senologia presso il “Veneziale” di Isernia, che bella e pronta ci viene servita l’ennesima polpetta avvelenata! Il reparto di Neurofisiopatologia dello stesso nosocomio, trasloca, fa le valigie per trasferirsi presso il Cardarelli di Campobasso», si legge nella nota a firma del portavoce, Emilio Izzo.
È ormai riconosciuto in campo medico che l’ictus rappresenta un’emergenza medica, nonché la principale causa di invalidità nelle persone adulte e la terza causa di morte. Presso l’Ospedale “Veneziale” di Isernia da oltre 12 anni è stata attivata la U.O.C. di Neurofisiopatologia Clinica, composta da un’area dedicata alle attività ambulatoriali (visite neurologiche, diagnostica strumentale come elettroencefalografia ed ecocolor Doppler vasi epiaortici e transcranico, ambulatorio demenze e valutazioni neurocognitive, Day Hospital) e da un’area di degenza ordinaria da sempre strutturata come Stroke Unit con ricoveri di pazienti con patologica cerebrovascolare acuta.
La Stroke Unit è una struttura di tipo semintensivo dedicata al trattamento dell’ictus in fase acuta. E’munita di sofisticate apparecchiature per il monitoraggio dei parametri vitali e di strumenti dedicati allo studio neurofisiologico e vascolare. Il reparto di Stroke Unit è dotato di 6 posti letto e dal dicembre del 2018 è attiva la terapia trombolitica endovenosa, che in casi selezionati su precisi criteri clinici, permette di ridurre notevolmente il rischio di mortalità, disabilità o di complicanze.
Le linee guida internazionali prevedono che tale terapia debba essere eseguita entro le 4 ore e mezzo dall’esordio dei sintomi. In reparto è presente un’equipe composta da medici neurologi ed infermieri altamente qualificati con i quali si integrano terapisti della riabilitazione e tecnici di neurofisiopatologia. Dall’attivazione della trombolisi endovenosa nel reparto Stroke Unit di Isernia sono stati trattati già 21 pazienti con ottimi risultati sull’outcome clinico. L’U.O.C. di Neurofisiopatologia-Stroke Unit serve un vasto ed eterogeneo bacino d’utenza, non solo pazienti molisani ma anche di province e regioni limitrofe.
L’attività svolta nell’ultimo anno ha comportato 1230 visite ambulatoriali esterne, 1530 consulenze in Pronto Soccorso e nei vari reparti dell’Ospedale, 730 elettroencefalogrammi e circa 300 ricoveri. Il reparto è nato dal nulla, sotto la spinta della città che ne faceva pressante richiesta e con l’abnegazione di un gruppetto di professionisti, ottimi medici, che nonostante le difficoltà ambientali riuscivano a mettere su una struttura di tutto rispetto con la quale dare assistenza immediata ai tanti casi di ictus insorgenti in provincia e non solo. Ed è proprio dai tanti pazienti che ci giunge l’allarme della imminentissima chiusura, persone riconoscenti alla struttura, ex malati sempre e costantemente monitorati dalla equipe del reparto.
Torneremo davanti al “Veneziale” per evidenziare la nostra rabbia con la certezza che non permetteremo a nessuno di toccare la benché minima garza da senologia e neurofisiopatologia, pronti, anzi prontissimi a fare scudo con il nostro corpo occupando i reparti in questione. Il nostro pressing sul presidente della provincia pentra, dovrebbe portare all’indizione urgente di un consiglio regionale monotematico da tenersi a Isernia nei locali della sala consiliare di via Berta!
Ecco, questo facciamolo subito in attesa che il presidente Toma convochi tutti i soggetti interessati per organizzare un lungo torpedone per Roma per costringere gli occupanti dei palazzi capitolini ad affrontare il caso Molise una volta per tutte! Non staremo molto ad aspettare».