Si attendeva la manifestazione di protesta delle mamme e piccoli alunni della scuola dell’infanzia della San Pietro Celestino e puntuale oggi pomeriggio è giunta.

 Il plesso scolastico presente all’inizio del centro storico della città pentra è stata chiusa dall’inizio del nuovo anno scolastico, in quanto risultata vulnerabile al rischio sismico, ma questa chiusura, ha portato dei gravissimi disagi alle famiglie costrette a condurre i figli a scuola in diverse sedi, anche lontane dalle proprie abitazionim diversi chilometri.

Per tanti genitori, che data la crisi vivono nel precariato assoluto, condurre i figli a scuola a distanze notevoli, comporta anche un dispendio di energie economiche insostenibili.

La protesta e il corteo di oggi pomeriggio hanno avuto uno scopo sostanziale, quello di intimare al sindaco, attraverso il risentimento dell’opinione pubblica la riunificazione sotto una sola struttura la scuola, divisa tra tre diverse strutture: il nucleo industriale di Miranda, la San Giovanni Bosco di San Lazzaro e l’edificio della chiesa di San Giuseppe Lavoratore.

Dal tribunale il corteo ha percorso tutto il centro storico, fino al palazzo comunale. Una delegazione di mamme è stata ricevuta dal sindaco d’Apollonio.  Le mamme, oltre a ribadire al sindaco la necessità di riunificazione sotto un solo plesso scolastico antisismico la scuola, hanno anche chiesto un contributo al comune per il trasporto dei bambini delle famiglie senza auto che, vivendo nel centro storico, hanno difficoltà a portare i propri figli sia a San Lazzaro, che a Miranda.

Avrà avuto un senso questa manifestazione? Saranno ascoltate e immediatamente risolte le aspettative di genitori e alunni?

Tutto nelle more di bilanci e fondi stanziati, di pastoie burocratiche e accessi a misure specifiche per avere finalmente una scuola sicura: Si attendono intanto risposte dal sindaco.

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