Venerdì 13 luglio a partire dalle 9,30 si terrà la manifestazione pubblica a ricordo dei 40 anni dalla scoperta del giacimento paleolitico di Isernia. E’ la prima di una serie di manifestazioni che da qui al 2019, anno dei primi scavi sistematici, ripercorreranno le fasi salienti di questa lunga avventura che ha visto promuovere l’esplorazione, il restauro, la ricerca, la valorizzazione e la fruizione dell’insediamento preistorico.

La manifestazione del 13 luglio si articolerà in più fasi:

– presso i locali del Museo Nazionale del Paleolitico a partire dalle 9,30, dopo il saluto delle Autorità, si terrà l’incontro con i protagonisti della scoperta e dei primi interventi sistematici di scavo e valorizzazione con proiezione di immagini e video storici; si ripercorreranno i primi passi di questa avventura con gli interventi di Laura Cattani dell’Università di Bologna; Mauro Coltorti dell’Università di Siena e Senatore della Repubblica; Mauro Cremaschi dell’Università di Milano; Antonio Guerreschi, Carlo Peretto e Benedetto Sala dell’Università di Ferrara; Alberto Solinas lo scopritore del sito. Nel primo pomeriggio seguiranno le relazioni di numerosi studiosi col dichiarato intento di far comprendere che tra passato e presente il tema della ricerca e della valorizzazione non si è mai interrotto.

– presso il locali del Centro Europeo di Ricerche Preistoriche dalle 9,00 alle 14,00 sarà attivo lo sportello delle Poste Italiane con annullo speciale della manifestazione assieme ad una cartolina commemorativa opera di Luciano Scarpante; contemporaneamente i locali saranno corredati dall’esposizione di poster con immagini e documenti dei primi anni delle attività, da filmati storici, tra questi quello di 14 minuti del 1980 Speciale TG 2 Cultura, regia di Gianmaria Lisa.

Si potrà comprendere come gli obbiettivi finora raggiunti costituiscono un riferimento per la conoscenza della nostra evoluzione e per la ricaduta ad ampio respiro nel settore della visitazione e del turismo. Per questi ultimi aspetti esempi tangibili sono l’ampia area archeologica, il Padiglione degli scavi, il Museo Nazionale del Paleolitico, le strutture della Provincia dove ha sede il Centro Europeo di Ricerche Preistoriche. Essi offrono un sostegno unico a ricerca, formazione avanzata e interfaccia tra mondo scientifico e grande pubblico.

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