di Christian Ciarlante

Isernia, per quanto riguarda i parcheggi, è una città completamente fuori controllo. Ognuno fa come gli pare, la pratica dei “parcheggi selvaggi” è diventata una consuetudine. Ci si arroga il diritto di posteggiare l’auto ovunque con la scusa che non ci sono posti disponibili.

Magari, se gli isernini, prendessero la briga di camminare a piedi, il livello di inciviltà sarebbe un po’ più sopportabile, ma sempre da condannare fermamente. Nel capoluogo pentro, città a misura d’uomo, ci si sposta in auto anche per fare cinquecento metri. Con la macchina, molti di noi, per poco, non entrano direttamente nel supermercato per fare la spesa.

Questo accade nei giorni in cui le condizioni meteo sono favorevoli, qualora dovesse piovere, ecco che un mercoledì qualunque, puo’ trasformarsi in un giorno di ordinaria follia. Da premettere che in città ci sono più vetture che abitanti. Ma bisogna anche dire, a onor del vero, che se non si creano nuove aree in cui poter sostare in tranquillità, è inevitabile poi assistere a scene di inciviltà collettiva.

Neanche gli stalli riservati ai disabili sono al sicuro dal “cacciatore di parcheggi”. L’anarchia automobilistica è all’ordine del giorno ed è curioso constatare che il fenomeno si ripete ad ogni angolo di strada e soprattutto a qualsiasi orario. Centro, periferia o strade secondarie: gli isernini, in tema di posti auto, trasgrediscono qualsiasi regola e tutti i tipi di segnaletica stradale.

Gli scatti che pubblichiamo mostrano mezzi palesemente parcheggiati sul marciapiede, sulle strisce pedonali e su un posto riservato ai disabili. Inutile aggiungere altro. In questi casi, elevare multe salate, è utile fino ad certo punto perchè, fondamentalmente, è una questione di mentalità. Se non cambia il nostro modo di agire, e di pensare, le cose non cambieranno mai.

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