Nel sollecitare il tavolo in precedenza stabilito con il Presidente della Regione Molise e quello della Provincia di Isernia per definire la stabilizzazione degli ex operai cantonieri precari della provincia di Isernia, unitamente al Comitato Operaio “Osvaldo Pallotta” e al loro rappresentante sindacale Di Schiavi, comunichiamo, a seguito dell’aggiornamento dei dati, che la nostra piattaforma con cui si propone una soluzione definitiva è pronta.

Nonostante che la Provincia non ci abbia ancora fornito tutti i dati richiesti, siamo riusciti ad estrapolarli dal sito obbligatorio delle delibere e ad analizzarli sia pur con fatica; con la piattaforma – che depositeremo al tavolo – dimostriamo, dati alla mano, che è possibile stabilizzare tutte le 33 unità part time operaie adibite alla funzione fondamentale della viabilità e piano neve per gli oltre 870 Km di strade, già con il piano del fabbisogno 2018/2020.

Tra l’altro rileviamo una pianta organica squilibrata – ad esempio su mansioni amministrative di staff e ”paradirigenziali” – penalizzando la parte operaia per le funzioni realmente fondamentali che invece è quasi inconsistente. Siamo riusciti in ogni caso a superare tutti i soliti tagli e vincoli antioperai e antisociali pur posti dalle norme governative capitalistiche (Legge di stabilità 2018 e “Legge Madia”), che comunque vanno rimossi e sostituiti con norme che si calano nelle realtà territoriali concrete.

Ed infatti tra i limiti assunzionali ordinari previsti dai commi 844-845 art.1 della Legge di Bilancio 2018 e le risorse aggiuntive in deroga previste dall’art.20 del D.Lgs 75/2017, la Provincia di Isernia ha comunque acquisito un margine assunzionale, ovviamente solo per tale procedura speciale di stabilizzazione, pari al costo di 37 unità part time al 50% cat. B3, dunque ben oltre le 33 da stabilizzare da noi rivendicate.

Non hanno più scuse e se cercheranno di avventurarsi in fuorvianti esposizioni di dati che contrastano con quelli desunti dalle loro stesse deliberazioni, annunciamo sin da ora che siamo pronti a respingere con forza il tentativo al mittente, con ogni tipo di azione politica, sindacale e tecnico-legale.

Tutto ciò premesso al prossimo sollecitato tavolo, chiederemo di procedere una volta per tutte alla stabilizzazione di questi operai, senza più accampare alcun cavillo o pretesto, essendo di vitale importanza risolvere il problema della carenza di personale qualificato per il settore della manutenzione e della sicurezza in materia di viabilità provinciale oggi poste a repentaglio.

Ribadendo, tra l’altro, che eventuali privatizzazioni, oltre al dramma sociale di lasciare disoccupati trentatré lavoratori e disperdere un qualificato ed elevato patrimonio professionale, comportebbe inefficienze, opacità e sprechi già evidenziati separatamente.

E non dimentichiamo l’importanza di queste battaglie operaie che, ancorché parziali e locali, aggiungono comunque il proprio contributo alla prospettiva di un governo dei lavoratori, unico in grado di evitare che cricche e camarille varie, i comitati esecutivi della borghesia come li chiamava Marx, continuino a gestire la cosa pubblica per l’arricchimento di pochi a spese del resto della società e della classe operaia.

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