E’ morto ieri a 88 anni, Michele D’Andrea, il costruttore «illuminato». Nato a Forli del Sannio, l’uomo «spiritoso», come lo ricordano gli amici, «sempre in affanno a pensare al futuro», uno degli ultimi esponenti di una generazione di costruttori che ha rimesso in piedi la città di Pescara dopo la guerra.

D’Andrea è scomparso ieri intorno alle 19 nell’ospedale di Penne dove era stato ricoverato da quando alcune patologie l’avevano costretto, già prima di Natale, ad andare in ospedale prima a Pescara e quindi a Penne. A piangerlo c’è Rita, l’unica figlia rimasta dopo che una disgrazia colpì nel 1999 l’altro figlio dell’imprenditore, Alberto D’Andrea, morto a 46 anni per un infarto e a cui Montesilvano ha dedicato una via: fu Alberto ad avere l’intuizione di aprire la prima multisala, la Warner di Montesilvano, sconvolgendo l’Abruzzo abituato alle monosale di città.
Negli anni 60 Michele D’Andrea e il cognato Giovanni Di Luozzo, fondano la D’Andrea e Di Luozzo, Dove ottengono i primi risultati incoraggianti realizzando palazzine residenziali nella città di Isernia. Agli inizi degli anni 70 il nome della società cambia in D’Andrea & D’Andrea riferendosi al padre Michele e al figlio Alberto. Da qui una escalation di successi nel costruire buona parte della città di Montesilvano.
Per il Molise, ci lascia una figura che fa onore all’intera comunità. I funerali dello straordinario forlivese avranno luogo oggi a Montesilvano.
Reporter One