Per la prima volta dal 2007 riduciamo l’imposizione fiscale: -0,30% l’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e -0,15% l’addizionale all’imposta regionale per le attività produttive (Irap). Abbiamo raggiunto l’obiettivo che c’eravamo dati a inizio legislatura, passare dalla regione con la più alta tassazione in termini di addizionali a una tassazione più adeguata: un passo in questa direzione è stato fatto.

Verifichiamo con fatti concreti le ricadute positive di una politica sicuramente di rigore per i primi anni di questa legislatura: mi auguro che questi segnali importanti diventino presto strutturali a certificare ripartenza e ripresa per il nostro tessuto economico regionale.

Dal 2007, a causa del disavanzo sanitario, abbiamo subito un incremento costante e continuo dell’imposizione in termini di addizionali regionali. Per l’Irpef, siamo passati nel tempo da un’aliquota allo 0,90% (anno 2004) fino all’1,70% (2010). Dal 2011 fino al 2015 arriviamo al 2,03% per via del doppio incremento, stabilito per una parte dal Governo Monti con il “Salva Italia” e per l’altra parte dalla Giunta regionale sempre a causa dell’ultradeficit sanitario. Nel 2016, finalmente, l’inversione di tendenza possibile grazie al pareggio in termini di gestione del bilancio sanitario regionale.

La riduzione dello 0,30 percento riguarda tutti gli scaglione di reddito. In concreto, chi nel 2016 ha pagato, per fare un esempio, 304 euro di Irpef su un reddito annuo inferiore a 15 mila euro, nel 2017 paga 260 euro. A tutto questo va ad aggiungersi la misura straordinaria nel senso di una tantum, prevista in Legge di stabilità del 2016, con la quale abbiamo cancellato l’Irap per le nuove imprese. Sono interventi, azioni e risultati che evidenziano la qualità del lavoro di riorganizzazione complessiva del Sistema Regione.

Una Regione che, voglio ricordarlo, per garantire l’accesso alla liquidità straordinaria per il pagamento del debito sanitario e la cancellazione dei residui che non avevano tracciabilità e riconoscibilità, ha stipulato, ai sensi del Decreto legge 35/2013, un mutuo di circa 520 milioni, prevedendo un piano di rientro trentennale non solo senza alcun incremento della tassazione regionale, ma, addirittura, con una riduzione, adesso, dello 0,30 per l’Irpef e dello 0,15 per l’Irap.

Passi avanti a beneficio dei nostri cittadini e delle nostre imprese ottenuti grazie alle politiche messe in campo dal nostro Governo regionale e dalla nostra Maggioranza consiliare”.

Così oggi il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Vitale per la riduzione delle addizionali regionali su Irpef e Irap.

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