“Questo 2020 non poteva che concludersi con una proposta disastrosa per la sanità molisana. Mi riferisco alla sollecitazione fatta al commissario ad acta Giustini da parte del tavolo tecnico romano di revocare le convenzioni con i centri privati accreditati.

Bene ha fatto il commissario a non accettare minacciando addirittura le dimissioni di fronte ad una richiesta a dir poco assurda che troverebbe bocciatura, ovviamente, al Tribunale amministrativo. Non è la prima volta che il Molise assiste a richieste tecniche fuori da ogni logica razionale. Almeno in questa occasione mi sarei aspettato una posizione chiara a difesa della nostra sanità da parte della politica regionale che, invece, conferma il proprio super ego.

Così piuttosto che fare fronte comune a Roma per evitare sciagure e ricorsi che poi comporterebbero ulteriori danni economici alla nostra azienda sanitaria, ecco che il presidente della Regione non trova di meglio se non continuare, tra una bugia e l’altra e vivendo in un mondo tutto suo, a lasciare solo il commissario e, di conseguenza, il Molise.

Credo fortemente che il tavolo tecnico dovrebbe smetterla di fare imposizioni sconvenienti per i nostri cittadini e per il nostro territorio. Bene farebbe invece a trovare soluzioni serie costruendo programmazioni pianificate volte ad affrontare nella sostanza il problema, una volta per tutte”.

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