E’ accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso il 28enne che la notte tra Natale e Santo Stefano 2019 travolse con la sua auto la giovane parrucchiera che stava attraversando la strada. La procura di Campobasso ha chiuso le indagini sul gravissimo incidente stradale accaduto tra il 25 e il 26 dicembre 2019 a Vinchiaturo. Incidente nel quale perse la vita la giovane parrucchiera del posto Nicoletta Valente.

A carico del ventottenne che era alla guida della Giulietta tre capi di imputazione: omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso. Rischia una pena di almeno 5 anni. Quasi un anno di accertamenti e ricostruzioni da parte degli inquirenti per stabilire che il giovane, reo confesso qualche ora dopo la tragedia, su quella strada correva troppo velocemente con la propria auto. Non aveva bevuto né era sotto l’effetto di sostanze ma viaggiava a velocità elevata per un centro abitato. E di notte.

Nell’atto notificato agli avvocati difensori Giuseppe Fazio e Tiziana Giarrusso, il sostituto procuratore non ha dubbi e scrive chiaramente infatti “che la velocità era superiore ai limiti consentiti in quel tratto di strada”. Poi l’aggravante: si è dato alla fuga dopo aver commesso il fatto. Non ha prestato soccorso a Nicoletta che – purtroppo – è deceduta a seguito delle gravissime lesioni riportate nell’impatto qualche ora dopo il ricovero all’ospedale Cardarelli.

“Sono andato via per paura” avrebbe poi raccontato il 28enne in questura, accompagnato dall’avvocato Fazio dove ha confessato quanto era accaduto. Ma il cuore di Nicoletta in quelle ore aveva già cessato di battere lasciando sotto choc tre comunità: San Giuliano del Sannio, Vinchiaturo e Campobasso. Perché questa giovane grintosa ed entusiasta della vita era conosciuta per la sua giovialità, la sua energia da migliaia di persone. Amava seguire il Campobasso calcio e amava la sua professione da parrucchiera che le aveva consentito di raggiungere un numero importante di clienti e belle soddisfazioni.

Ora gli avvocati Fazio e Giarrusso hanno 20 giorni di tempo per chiedere l’intero fascicolo a carico del loro assistito. “In realtà abbiamo già fatto istanza  – ha spiegato Fazio –. Una volta che saremo nelle condizioni di conoscere i dettagli dell’attività investigativa ci occuperemo di come proseguire in questo procedimento”.

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