Con la campagna elettorale in corso, inizia oggi una serie di interviste ai candidati alle politiche 2022, per offrire ai nostri lettori uno spunto di riflessione in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre 2022.

Uno dei protagonisti di questa campagna elettorale è l’On. Giuseppina Occhionero

Buongiorno Onorevole, dove è candidata esattamente e con quale formazione politica?

Sono candidata come capolista al proporzionale per la Camera dei Deputati con il partito di Italia Viva. Sono orgogliosa e lusingata della riconoscenza della Leadership territoriale da parte di Matteo Renzi.

Qual è l’obiettivo che ha ispirato il programma elettorale ?

Il 3º polo nasce per il bisogno di offrire una soluzione politica a chi non si sente rappresentato dagli estremismi e dalle polarizzazioni di destra e di sinistra caratterizzate da un estremo sovranismo e da uno spinto populismo.

Nello specifico, tra gli obiettivi che si pone vi è quello di fare del Sud “un polo centrale per l’approvvigionamento e per la produzione di energia”. Possiamo affermare che il futuro del Paese è nell’investimento nella transizione energetica ed ecologica?

Crediamo che occorrano interventi qualificati per consentire al sud in particolare di contribuire in modo determinante alla autonomia energetica dell’intero paese.

Il sud deve rappresentare il naturale approdo di gasdotti nonché la piattaforma logistica di interscambio.

Il sud costituisce un luogo privilegiato di produzione di energia da fonte solare, eolica, geotermica e marina e diventerebbe così un protagonista assoluto delle dinamiche della geopolitica mediterranea.  Riteniamo che si dovrà arrivare in Europa entrando dal Sud.

 Tenuto conto dell’attuale crisi economica qual è la riforma che ritiene più urgente per il benessere degli italiani?

Innanzitutto un tetto al prezzo  del gas. Il 9 settembre e il 20 ottobre sono date fondamentali in cui il protagonista, per fortuna, sarà ancora Mario Draghi. Occorrono inoltre 10 miliardi di euro e un diverso ruolo del GSE per acquistare energia e calmierarne il prezzo in ausilio delle famiglie e delle imprese energivore. Ricordiamo che la Basilicata è un esempio virtuoso della fine del populismo che ha consentito ai cittadini della Basilicata di compensare il prezzo delle bollette con l’estrazione del petrolio.

Avv. Emanuela Fancelli

Articolo precedenteElezioni Politiche. Aldo Patriciello presenta i candidati. Appuntamento martedì 20 Settembre
Articolo successivoBojano: segregata e costretta in una stanza al freddo per anni, liberata dai Carabinieri