Interventi necessari all’esterno della Basilica del Patrono di Venafro, San Nicandro, Protettore della Diocesi d’Isernia/Venafro, per migliorarne aspetto ed attrattiva
Si avvicinano le ricorrenze patronali venafrane di metà giugno (16, 17 e 18) in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, appuntamento civile e religioso comunemente detto “Festa di San Nicandro” in omaggio al Patrono della città e Protettore dell’intera Diocesi d’Isernia/Venafro, San Nicandro appunto, che si sacrificò assieme alla moglie Daria ed al fratello Marciano per ribadire la piena e convinta fede verso il nuovo credo cristiano. Sacrificio della Triade avvenuto nel 303 d.C. là dove sorge oggi la venerata Basilica coi resti del Martire, periferia est di Venafro. A colpire fu la lama del boia pagano mentre a Roma regnava l’Imperatore Diocleziano, tristemente noto per aver promosso le terribili persecuzioni dei cristiani. In ragione di tanto Venafro celebra e ricorda ogni anno alla grande i tre Martiri, dedicando loro tantissime attenzioni popolari sia civili che religiose. Particolarmente in tale periodo della vita cittadina perciò occhi e sentimenti di tutti i venafrani diretti sui Santi Nicandro, Marciano e Daria, perché le celebrazioni in loro onore siano le più partecipate ed intense possibili. Ed ovvio che in questo lasso di tempo che porta alle ricorrenze patronali di metà giugno ci sia massima attenzione popolare verso la Basilica del Santo Patrono e l’attiguo Convento Francescano, che ospiteranno il grosso delle celebrazioni religiose e degli appuntamenti civili preestivi. Appena potati (a parere di molti però eccessivamente!) i magnifici oleandri che “corrono” lungo la statale 85 Venafrana che sfreccia dinanzi a tale sito religioso in modo da renderlo maggiormente visibile a chi transita su gomma o a piedi, dall’opinione pubblica cittadina arrivano segnalazioni e suggerimenti di urgenti interventi a farsi per migliorare all’esterno l’aspetto della stessa Basilica del Patrono. Due le osservazioni : la pulizia della pietra annerita del campanile ed il restauro della lunetta pittorica raffigurante i Santi Martiri all’ingresso principale della Basilica. Tale lunetta, pregevole opera pittorica del compianto artista venafrano Peppino de Marco, essendo situata all’esterno da tempo si presenta rovinata ed in parte addirittura cancellata dagli agenti atmosferici come vento, pioggia, freddo e sole, per cui è necessario restaurarla per tornare a darle l’attrattiva espressiva persa. Il campanile invece è annerito in alto, nella parte maggiormente esposta, sempre per colpa degli agenti atmosferici. La sua pietra va ripulita avvicinandosi le ricorrenze patronali, in modo da offrire alla collettività dei credenti il miglior aspetto esteriore di tale luogo di culto, giusta la secolare fede dei venafrani. Interventi a farsi da parte del Comune di Venafro, essendo l’ente proprietario dell’intero sito religioso.