Interrogazione a risposta scritta Di Pietro. Al ministro dell’economia e delle finanze, al ministro della salute.

Di Pietro. – Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro della salute – Per sapere – premesso che:

Il 29 dicembre 2005, Q.E.I srl e Molise Dati (società  strumentale della Regione Molise per le attività informatiche e sistemi operativi) hanno stipulato un contratto d’appalto per l’esecuzione del Progetto MEF che consiste nell’attivazione di un sistema sperimentale da applicare, in caso di esito positivo del collaudo, su tutto il territorio nazionale; Il progetto – le cui spese erano e sono a carico della Regione Molise a valere sul Fondo sanitario ordinario – prevede l’utilizzo di macchine validatrici da installare in ogni farmacia del Molise e consente, a monte, il controllo delle prescrizioni mediche per singolo paziente, a valle, la validazione immediata del rimborso da riconoscere alla farmacia evitando, così, truffe e raggiri operati da medici compiacenti; Il progetto prevedeva una prima fase per la realizzazione dell’infrastruttura per il centro elaborazione dati (hardware, software, connettività, sicurezza) e la realizzazione di 180 validatrici – da concedere in comodato d’uso a tutti i punti di erogazione del servizio – per un costo superiore ai 4 milioni di Euro ed una seconda fase per la gestione e conduzione del sistema, della durata di 9 anni, per un costo annuo di gestione superiore ai 2 milioni di Euro. Solo alla scadenza dell’appalto con il pagamento dell’ultimo canone di conduzione, le validatrici e il software sarebbero divenuti di proprietà della Regione; a 5 anni dalla stipulazione del contratto per l’esecuzione del Progetto MEF, la responsabile del Servizio Sistema Informativo e Privacy della Regione Molise Wanda Viola e l’assessore regionale alla salute Nicola Passarelli, in due diverse occasioni, avvertirono tutti i soggetti interessati che dal 1° luglio 2010 sarebbe partito il progetto; il direttore dell’Asrem Angelo Percopo, in seguito, avvisò tutti i farmacisti del Molise dell’attivazione del nuovo sistema di validazione della spesa farmaceutica regionale a partire dal 1° settembre 2010 ma tale data non fu mai rispettata;

il 30 settembre 2010, il Presidente di Federfarma Luigi Sauro chiese che fosse riconosciuto ai farmacisti 1,00 euro per ogni ricetta processata con la validatrice ma, vista la particolare situazione debitoria della sanità regionale, la richiesta venne  bocciata dall’assessore alla salute. Il Presidente di Federfarma ha sempre manifestato pubblicamente la propria disponibilità alla sperimentazione ma, contestualmente, ha inviato una serie di circolari riservate a tutti i farmacisti del Molise dove richiedeva espressamente di non utilizzare la macchinetta; il direttore generale dell’assessorato alla salute Roberto Fagnano ha scritto una nota all’assessore Angiolina Fusco Perrella sostenendo che la prestazione contrattuale non è stata eseguita poiché non sono state attivate le validatrici in tutte le farmacie molisane (solo 15 farmacisti su 160 si attivarono ai fini della sperimentazione); il Progetto MEF nato e voluto fortemente dalla Regione Molise doveva portare ad un consistente risparmio di denaro da riutilizzare e reinvestire mentre, invece, ha prodotto solo un’ulteriore spreco di liquidità, ad oggi, pari ad oltre 4 milioni di euro (utilizzati praticamente a fondo perduto in questi anni e pagati dal contribuente) e al licenziamento di 14 dipendenti della Qei la cui sorte è legata allo sblocco del contenzioso tra la Qei e la Regione Molise -: di quali elementi informativi disponga il Governo con riferimento alla richiamata vicenda e quale sia la propria valutazione con riguardo agli aspetti di competenza considerando che ci troviamo di fronte all’ennesimo utilizzo irresponsabile di denaro pubblico che va a gravare sulla già disastrata situazione sanitaria molisana, sul fondo sanitario nazionale e quindi sui cittadini tutti.

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