“In primis, il ricordo di tutti noi va alle migliaia di vittime dei massacri delle Foibe da parte dei partigiani comunisti (la tecnica di eliminazione nelle foibe era già stata collaudata e praticata dalle bande partigiane di Tito nella prima invasione dell’Istria, dopo l’8 settembre 1943, ndr) e all’esodo giuliano-dalmata – il pensiero dei parlamentari molisani di Fratelli d’Italia – Partiamo sempre dal presupposto che il ricordo e l’analisi storiografica degli eventi, che hanno scandito il nostro passato, siano elementi indispensabili per non commettere nuovamente gli stessi errori”.

“Gli avvenimenti tragici della storia vanno ricordati, parlandone e riflettendone con i più giovani, affinché si comprenda come la prepotenza sia da tenere lontana in ogni ambito della nostra società – hanno proseguito Della Porta e Lancellotta – L’analisi degli eventi della nostra storia è un impegno di civiltà, anche perché, come sappiamo la storiografia ha iniziato a parlare delle Foibe con un ritardo di 60 anni, fin quando in Italia con la legge numero 92 del 30 marzo 2004 fu riconosciuta ufficialmente questa tragedia, istituito il Giorno del Ricordo e riportata alla memoria di tutti una pagina nera della storia del ‘900”.

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Articolo successivoFoibe ed esodo Giuliano Dalmata, il 17 febbraio il convegno organizzato dal Coordinamento regionale dell’Unione degli Istriani in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regione e l’Ordine dei Giornalisti del Molise. Tra i relatori il Sen. Roberto Menia, padre della Legge che istituisce il Giorno del Ricordo.