di Tonino Atella

Scaturirebbe dal  presunto danno erariale causato dall’ente in materia di consumi idrici ed evidenziato da un professionista della città.

 “Richiesta precisa ed inoppugnabile”. Così l’incipit di un venafrano attento alle faccende del proprio Comune all’indomani dell’iniziativa, meglio della lettera di un libero professionista locale rivoltosi alla Corte dei Conti di Campobasso e ad altre istituzioni pubbliche interessate per il presupposto danno erariale ed altri reati da parte dell’ente locale venafrano in materia di riscossione dei canoni dei consumi idrici degli anni pregressi e delle richieste ai contribuenti per incassarli.

Ecco di seguito l’intervento scritto completo del cittadino a seguito dell’iniziativa iniziale del libero professionista : “La richiesta é precisa ed inoppugnabile ed è la naturale reazione del professionista competente al sollecito di pagamento della fattura da parte del Comune che non ha tenuto in nessun conto la richiesta di archiviazione dell’utente legittimamente proposta e conseguentemente dovuta. Con la prescrizione delle fatture relative ai consumi idrici si aprirà verosimilmente un contenzioso di vasta portata che potrebbe portare il Comune di Venafro al default se si considera il deficit di entrata che ne seguirebbe e la precarietà degli equilibri contabili oggi esistenti senza considerare gli effetti che potrebbero conseguire sotto il profilo amministrativo”. Una “patata bollente” quindi, questa proposta dal professionista venafrano e ripresa dal libero cittadino, consistente, incandescente addirittura e dalle mille ripercussioni, i cui effetti potrebbero essere notevoli. Va da se che si seguirà da vicino la vicenda per informarne il lettore/contribuente.

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